preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
È facile per noi cadere nella dimenticanza di Dio! È facile lasciarsi prendere dalle vicende ordinarie della vita ed essere impreparati e distratti circa i segni divini: accadde al tempo di Noè, quando stava per sopraggiungere il diluvio, accadde ai tempi di Lot, quando il fuoco distruttore stava per piovere sulla terra, accade anche oggi, quando terra trema, quando fango scende dalle montagne, quando onde anomale invadono le case... e seminano distruzione e morte per migliaia di persone. La rivelazione e la manifestazione del Cristo risorto può sopraggiungere in ogni istante e dobbiamo perciò tenerci pronti all'inevitabile ed insindacabile giudizio divino. Il peccato, il rifiuto di Dio ci rendono come cadaveri su cui piombano famelici gli avvoltoi. Comprendiamo così che il castigo è la conseguenza inevitabile dei nostri errori; diventiamo distruttori di noi stessi e Dio ne è solo il triste testimone. È la mancanza di amore a generare l'odio, è dall'odio che sgorgano le vendette incrociate, le guerre che osiamo poi chiamare "sante". Essere vigilanti per noi credenti in Cristo, significa vivere nella fede, essere desti nell'attesa del Signore che viene, significa vivere la fraternità universale, anche quando questa dovesse costarci sacrifici e morte. A noi non è più concesso, dopo l'evento Cristo, di leggere la storia come cronaca di fatti più o meno importanti, dobbiamo far sì che la nostra sia davvero una storia sacra, in cui l'intervento di Dio è sempre presente. Portiamolo sempre nel cuore e siamo vigilanti.
Un anziano disse: Siamo condannati non perché in noi si insinuano pensieri cattivi, ma perché facciamo cattivo uso dei nostri pensieri. Infatti per colpa dei nostri pensieri ci accade di naufragare, ma al contrario a causa loro possiamo anche ricevere un premio.
COME DEVONO ESSERE ACCOLTI GLI OSPITI L'acqua alle mani la versi agli ospiti l'abate; i piedi a tutti gli ospiti li lavino sia l'abate che tutta la comunità; e, terminata la lavanda dei piedi, dicano questo versetto: «Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia dentro il tuo tempio» (Sal 47,10 Volg.). Si usi una particolare attenzione soprattutto nell'accogliere i poveri e i pellegrini, perché nelle loro persone si riceve Cristo in modo speciale, mentre la soggezione per i ricchi di per se stessa spinge a rendere loro onore.
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