Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 08 maggio 2021

Chi persevera sino alla fine sarà salvato.

Gesù ricorda agli apostoli che non potrà mancare loro la persecuzione. Il mondo, come ha odiato Lui, così odierà e combatterà tutti coloro che crederanno nella sua parola. Quindi ci sarà sempre nella vita di un cristiano la persecuzione. Solo perseverando potrà salvare la sua anima: "chi persevera sino alla fine sarà salvato". La perseveranza prende la sua forza dalla grazia di Cristo, dal rimanere in lui, perché voi, tralci, senza di me non potete fare nulla, se non siete inseriti in me, che sono la vite. Chi rimane con Gesù porterà sempre molto frutto. Nella persecuzione per il vangelo si condivide la sorte di Gesù. E l'importanza è di scoprire in una sofferenza il messaggio d'amore portato dal vangelo. Paolo durante i suoi viaggi missionari ha sperimentato questo amore nelle sofferenze sopportate per la Buona novella. Facciamoci forza del suo esempio.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un giorno a Sceta si scoprì che un confratello aveva peccato; gli anziani si riunirono e mandarono a chiamare l'Abba Mosè, dicendogli di venire; ma quello non volle andare. Allora il presbitero lo mandò a chiamare dicendo: Vieni, poiché la comunità dei confratelli ti attende. E quello, levatosi, andò. Tuttavia portando con sé una cesta vecchissima, la riempì di sabbia e se la trascinò dietro. Quelli gli andarono incontro dicendo: Che significa, o Padre? E il vecchio rispose loro: I miei peccati scorrono a profusione alle mie spalle e io oggi sono venuto a giudicare i peccati altrui? Allora essi, sentendolo, non dissero nulla al confratello, e anzi lo perdonarono.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I FRATELLI CHE SI TROVANO MOLTO LONTANO DALL'ORATORIO

I fratelli che lavorano molto lontano dall'oratorio e non possono accorrervi all'ora stabilita, e l'abate sa che è veramente così - celebrino l'Opus Dei nel luogo stesso dove lavorano, inginocchiandosi con santo timor di Dio. Così pure i fratelli che sono in viaggio non lascino passare le ore stabilite per l'Ufficio divino, ma lo dicano da soli come meglio possono e non trascurino di rendere a Dio il debito del loro servizio.


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