preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
"Loda il tuo Dio, o Sion"; è una preghiera che sgorga dal cuore di un pellegrino liberato dalla schiavitù o dalla morte. Uno dei suoi desideri più profondi è la libertà, un desiderio che corrisponde alla dignità e alla vocazione di ogni cristiano e di ogni uomo. Non è una libertà che esprime l'autonomia o l'individualismo. Gesù ha promesso la libertà ai suoi: "Se rimanete fedeli alla mia parola, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". Gesù vuole darci la libertà vera che consiste nel vivere nell'amore, liberi dal male, liberi da ogni errore. Ora, per vivere nell'amore, bisogna imparare l'obbedienza. In essa si trova la verità dell'amore e la vera libertà. Per questo Cristo insiste nel dire che non è venuto ad abolire la Legge di Mosè, ma a portarla a compimento. La vera libertà non si raggiunge sottraendosi alla legge, ma scendendo nel profondo di essa. La settimana Santa è vicina, tempo nel quale Cristo "imparò l'obbedienza dalle cose che patì", diviene l'uomo perfetto che fa liberamente la volontà di Dio e porta a compimento la legge attraverso il voto dell'obbedienza fino alla morte di croce. Il Cristo vuole la nuova legge in noi, se noi ci apriamo al suo dono dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel battesimo. Lo Spirito di Cristo è pienezza della legge. Ci ha salvati e ci ha fatto passare da una vita ad una altra, nuova, piena. Uno Spirito che ci conduce a compiere la volontà del Padre, ci nutre del cibo celestiale e ci rinvigorisce la vita. Dio vuole ricordarci che l'amore deve essere dimostrato nelle cose piccole, nelle cose ordinarie, che sono misura di quelle grandi e straordinarie. Questo Spirito di Cristo ci dona una grande dignità in quanto siamo capaci di donarci liberamente al suo amore: questa è la strada della vera libertà cristiana.
"Abba Poimen disse: 'Al cenobio sono necessarie tre attività: una è quella dell'umiltà, un'altra è quella che tende all'obbedienza e un'altra è quella che muove e pungola in vista dell'opera cenobitica".
QUANTI SALMI DEVONO DIRSI IN QUESTE ORE Per la sinassi dei Vespri si cantino quattro salmi con le antifone; 8dopo questi si dica la lettura, quindi il responsorio, l'inno, il versetto, il cantico del Vangelo, la litania, l'Orazione del Signore e si concluda. Compieta infine consista nella recita di tre salmi, di seguito, senza antifona; segua l'inno proprio di questa Ora, una lettura, il versetto, il Kyrie eleison e con la benedizione si concluda.
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