Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

[menu] [seleziona le letture da stampare]
 

Commento alle Letture

Lunedì 06 luglio 2020

La mano e il lembo del mantello di Gesù.

L'avvento del Regno è contrassegnato dalla persona del Cristo che percorre con noi le strade del mondo, annunciando e portando a tutti la salvezza. Egli "passa" sanando e guarendo tutti coloro che gli si accostano e lo invocano con fede. Anche uno dei capi, che ordinariamente lo avversano in ogni modo, trova la forza e il coraggio di prostrarsi dinanzi al Signore per rivolgergli la sua accorata preghiera: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà". A Gesù è riconosciuto il grande potere di richiamare alla vita chi è già stato ghermito dal sonno della morte. Perché possa esprimere concretamente questa forza divina e soprannaturale, a seconda come dice il "capo", Gesù deve recarsi nella sua casa, "vieni" e imponi le mani sul corpo della defunta. Ecco la forza e limiti della fede: da una parte la lodevole convinzione che Gesù può compiere il miracolo richiesto e dall'altra l'idea che per realizzarlo egli deve vedere e toccare la fanciulla morta, quasi che tutto sia legato alla persona fisica del Signore. È diversa la fede del Centurione romano che alla stessa richiesta dichiara: "Signore non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' solo una parola e il mio servo sarà guarito". Ancora una volta vediamo Gesù che cammina anche con chi non ha la pienezza della fede con il chiaro intento di farlo crescere dinanzi all'evidente sua divina potenza. Per noi non dovrebbe essere difficile comprendere, dopo le reiterate esperienze, cosa significhi "essere toccati da Dio", come egli agisca in noi misteriosamente, ma calandosi nella nostra realtà storica con la forza del suo amore e della sua grazia. Per farci risorgere non ci prende per mano come fa con la fanciulla morta, ma ci tocca il cuore ed entra nelle fibre intime dell'anima. Resta in ogni modo vero che dal suo corpo emana un'energia vitale che guarisce e dona una vita nuova, ma ciò accade solo quando il toccare diventa comunione di vita nella realtà eucaristica. L'ha sperimentato la donna che furtivamente è convinta che solo toccando il lembo del mantello di Cristo potrà essere guarita dalla sua lunga, penosa ed umiliante malattia. Gesù però avverte che non è il suo mantello a guarire la donna, ma la sua divina persona, che ne ha percepito la fede e l'ha sanata all'istante. Ci sono anche oggi persone che si "fidano" tanto di oggetti, anche benedetti... Ricordiamolo anche noi. E' Dio che guarisce e sana. Solo la sua grazia, forte anche della nostra fede, ha il potere di ridonare la vita.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Non giudicate Dio dalla balbuzie dei suoi ministri!


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

PROLOGO ALLA REGOLA DI SAN BENEDETTO

Cinti dunque i nostri fianchi con la fede e la pratica delle buone opere, sotto la guida del vangelo, camminiamo nelle sue vie, per meritare di vedere nel suo regno colui che ci ha chiamati (1 Ts 2,12).
Ricordiamoci però che, se vogliamo abitare nella tenda di quel regno, non potremo giungervi se non correndo verso di esso con l'esercizio delle buone opere.


home  |  commento  |  letture  |  santi  |  servizi  |  archivio  |  ricerca  |  F.A.Q.  |  mappa del sito  |  indice santi  |  preghiere  |  newsletter  |  PDA  |  WAP  |  info


Questa pagina è in una versione adatta alla stampa, agli smartphone e ai PDA.
URL: https://liturgia.silvestrini.org/p/commento/2020-07-06.html
Versione completa online:
https://liturgia.silvestrini.org/commento/2020-07-06.html

i-nigma smart code
SmartCode: https://www.i-nigma.com/