Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Venerdì 10 maggio 2019

Egli è per me uno strumento scelto per portare il mio nome dinanzi alle genti.

San Luca e tutta la tradizione antica danno un'importanza eccezionale all'evento della conversione di Paolo: E' l'inizio della consapevolezza che il messaggio pasquale è indirizzato anche a "tutte le genti", anche non provenienti dal giudaismo. E l'autenticità di questa missione è testimoniata dal fatto che Saulo era proprio uno dei Giudei più intransigenti: solo la potenza irresistibile dell'apparizione di Cristo poteva convincerlo non solo ad accettare l'autenticità della Chiesa, ma anche il suo destino universale. E' Dio in persona che guida direttamente gli eventi in questo importantissimo momento della comunità cristiana delle origini. La partecipazione all'eucaristia si manifesta come il modo originario di aderire a Cristo nella fede. La vita e la risurrezione provengono dalla carne e dal sangue di Cristo, questa comunione s'istituisce e si alimenta l'intimità con Gesù e quindi con il Padre. Chiediamo di poter sempre riconoscere nella nostra vita le grazie del Signore e di cibarci dell'eucaristia che è Lui stesso.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'Abba Pastor disse: Se una cassa piena di abiti viene abbandonata per lungo tempo, gli abiti contenuti in essa marciscono; così sono anche i pensieri nel nostro cuore. Se non li metteremo in atto concretamente, nel tempo si deformeranno e marciranno.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ORATORIO DEL MONASTERO

L'oratorio deve essere ciò che il suo nome significa; null'altro perciò vi si faccia o vi si deponga. Terminato l'Ufficio divino, tutti escano nel più assoluto silenzio con gran rispetto a Dio; di modo che se un fratello volesse continuare a pregare da solo, non ne sia impedito dall'altrui importunità. Ma anche in altri momenti, se qualcuno desidera pregare in segreto da solo, entri semplicemente e preghi, non a voce alta ma con lacrime e fervore di cuore. Perciò, a chi non si comporta in questo modo non sia permesso rimanere nell'oratorio quando è terminato l'Ufficio divino, come abbiamo detto, perché gli altri non siano disturbati.


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