Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Domenica 10 marzo 2019

Dal deserto alla Pasqua.

Gesù pieno di Spirito Santo, guidato dallo stesso Spirito, tentato dal diavolo, si addentra nel deserto in un completo digiuno per quaranta giorni. Egli anticipa così la nostra quaresima e tutti i nostri percorsi penitenziali. La Chiesa poco conosce il deserto e poco lo medita, anche se esso è fonte di meriti infiniti. Gesù ci rivela che le sue sofferenze sono state atroci, dato che l'inferno stesso gli si è scagliato contro, tentandolo. Là ha vissuto tutte le tentazioni, di tutti i tempi e di ogni generazione. Le ha vissute per noi: le ha combattute e vinte per noi! Gesù è stato tentato fisicamente, moralmente e nello spirito. Fisicamente, colpendo e lacerando il suo corpo; moralmente nel gridare: "Ma chi te lo fa fare di soffrire e salvare gli uomini! Guarda quello che ti faranno!...", e gli poneva innanzi le intere nefandezze e le perversioni, il disamore umano. Satana l'ha tentato nello spirito, ponendolo in un deserto interiore: secco, aspro, duro, dandogli suggestioni alla mente, cercando di voler deformare il pensiero nella sua verità, con tutta la sua potenza di male e gridando: "Vedi: il Padre ti ha abbandonato!". Vinte però le più insidiose tentazione Gesù respinge tutte le altre: la brama delle cose, il potere come possesso, quello di mettere alla prova l'onnipotenza divina. "Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui". I suoi dolori sono la nostra rinascita e ci saranno di sostegno e consolazione nella nostra di Passione; ci preparano a vivere veramente e santamente la Risurrezione con tutto il suo frutto. È un gioioso anticipo del trionfo finale di Gesù. È la certezza anche della nostra vittoria sulle tentazioni e sul male se umilmente in Lui confidiamo.


Apoftegmi - Detti dei Padri

"Abba Poimen disse: 'Al cenobio sono necessarie tre attività: una è quella dell'umiltà, un'altra è quella che tende all'obbedienza e un'altra è quella che muove e pungola in vista dell'opera cenobitica".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUANTI SALMI DEVONO DIRSI IN QUESTE ORE

Per la sinassi dei Vespri si cantino quattro salmi con le antifone; 8dopo questi si dica la lettura, quindi il responsorio, l'inno, il versetto, il cantico del Vangelo, la litania, l'Orazione del Signore e si concluda. Compieta infine consista nella recita di tre salmi, di seguito, senza antifona; segua l'inno proprio di questa Ora, una lettura, il versetto, il Kyrie eleison e con la benedizione si concluda.


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