Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Domenica 15 aprile 2018

Spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Seguiamo Gesù e le sue apparizioni. Sembrava morto... ma continua ad apparire per testimoniare il mistero della tomba vuota. Non è li' perché è risuscitato. E' vivo! Oggi ascoltiamo la testimonianza dei due che lo hanno incontrato in via. Li ha rimproverati, li ha rispiegato le scritture... Ha spezzato il pane per loro... Forti di questa sua presenza tornano in Gerusalemme... Portano la buona novella agli apostoli, chiusi per paura. E mentre loro condividono l'esperienza del Signore risorto egli appare in mezzo... Pace a voi!... E di nuovo spiega loro le scritture cominciando da Mosè e dai Profeti... "Il Cristo doveva sopportare queste sofferenze per entrare nella sua gloria" e, solo così, si supera lo scandalo della croce, il suo e il nostro. La comprensione, non la semplice lettura tuttavia porta nel contemplarla gioia e serenità nell'animo. "Si ricordano quelli di Emmaus: non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi, quando ci spiegava le Scritture?". Senza la luce della Parola il mondo è buio e la notte, come fu notte quando Giuda lasciò il Cenacolo, scende nel cuore dei credenti. Le Scritture illuminano il cammino dei credenti, il sacramento - realtà di grazia - mette i discepoli in comunione di vita con il Risorto. Nel tempo presente l'esperienza cristiana è vera e autentica, ma siamo ancora nel cammino, nell'attesa della beata speranza... ma anche la testimonianza... perché: «di questo voi siete testimoni».


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un fratello domandò a un anziano: «Indicami una sola cosa da custodire, perché io ne viva!». L'anziano gli disse: "Se puoi essere ingiuriato e sopportarlo, è una gran cosa, che supera tutte le virtù».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

LA MISURA DEL BERE

Ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo chi in un altro (1 Cor 7,7); ed è per questo che abbiamo qualche perplessità a fissare la misura del vitto per gli altri. Nondimeno, tenendo conto delle necessità dei più deboli, pensiamo sia sufficiente per ciascuno una emìna di vino al giorno. Chi poi ha avuto da Dio il dono di sapersene astenere, sappia che ne riceverà una ricompensa particolare. Qualora poi le condizioni del luogo o un lavoro eccezionale o l'eccessivo calore estivo richiedessero un supplemento, il superiore potrà concederlo, badando sempre che nessuno arrivi alla sazietà o all'ebbrezza.


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