preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
L’evangelista presenta il Battista come battistrada del Messia che predica in conformità alla profezia di Isaia. Coetaneo di Gesù (è nato alcuni mesi prima) Giovanni il Battista è un’apparizione breve e infuocata. Ha scelto di vivere nel deserto, un ambiente senza indulgenza per ogni tipo di debolezza. Vi incontra gente di continuo: Ebrei e non, poveri e ricchi, fiduciosi e disperati, ma tutti in attesa che qualcosa accada. A tutti egli rivela la venuta imminente del Messia, li spinge a prepararsi, diffonde tra tutto un popolo la certezza che l’antico annuncio è vicino a realizzarsi, e che l’Atteso è già vivo e presente: è Gesù di Nazaret. Giovanni, nel compiersi del tempo messianico, invita ad esprimere, attraverso un segno che non è soltanto cerimoniale, la volontà di conversione e la speranza dei tempi nuovi, caratterizzati dall’effusione dello Spirito Santo. Nella prima lettura vediamo che la parola del profeta dona speranza agli Ebrei deportati in Babilonia. Dio viene, e cammina alla testa del suo popolo per riportarlo, libero, dal paese di schiavitù verso la propria terra. Pastore buono, ha cura di chi è debole e piccolo; Dio forte, trova la sua gioia nel perdonare e nel rifare tutto nuovo. Nella seconda lettura vediamo che tra i primi cristiani era diffusa la preoccupazione del ritardo circa la venuta del Signore. Pietro afferma che Dio ha una nozione del tempo diversa dalla nostra, aggiungendo che Dio è paziente e attende che il maggior numero possibile di peccatori si converta. Il salmo 84 fu composto subito dopo che la liberazione dall’esilio ricondusse in patria i «deportati di Giacobbe». Di qui l’alternarsi di sentimenti di giubilo riconoscente e di preoccupazioni angosciose. L’uso liturgico di questo salmo non lasciano incertezze sulla sua interpretazione messianica. Torniamo al comando di Giovanni: Preparate la via del Signore. Viviamo il tempo di Avvento, di preparazione. Proviamo a pensare in questo giorno di cosa convertire la nostra vita...
Abba disse: "Non attaccarti con il tuo cuore a colui di cui il tuo cuore non è sicuro".
L'ELEZIONE DELL'ABATE Nella elezione dell'abate si segua sempre questo criterio: sia costituito in carica colui che tutta la comunità avrà scelto di comune accordo secondo il timor di Dio, o anche soltanto una parte della comunità, sia pur piccola, ma con più sano giudizio. L'ordinando sia scelto in base alla santità di vita e alla dottrina spirituale, anche se fosse l'ultimo nell'ordine della comunità.
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