preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Oggi la Santa Parola ci parla di Nìnive che, alla predicazione di Giona, si convertì, e la città venne risparmiata dal castigo di Dio. E Gesù nel Vangelo di oggi si lamenta perché la gente rimaneva dura nell’ascolto della sua Parola divina, e non si convertiva, non cambiava vita: non l’accoglieva. E pensare che Egli è addirittura un Figlio dell’Eterno Dio Creatore, disceso sulla terra: Egli è la Sapienza eterna! E perciò Egli è infinitamente più sapiente di Salomone e più grande e più Santo del profeta Giona. Ecco, avveniva come avviene anche oggi: tanti non credono più in Dio e rifiutano il cristianesimo, ma preferiscono le favole e si nutrono di filosofie atee nelle scuole e di teologie progressiste e moderniste nei seminari, e i giovani, in questo modo, vengono sempre più allontanati da Dio, e dal vero e sano insegnamento di Gesù e della dottrina della Chiesa. Stanno perdendo il seme della fede che hanno ricevuto nel Battesimo, nella Cresima e nella prima Comunione. Purtroppo oggi sono tanti, troppi, coloro che rifiutano Gesù e la Santa Dottrina cattolica, e perdono la fede! Rifiutano Dio per andare appresso ad un mondo senza Dio e ai tanti falsi profeti, a falsi maestri insipienti e vuoti. E il giorno del Giudizio di Dio come si troveranno nella coscienza e dentro l’anima? Preghiamo per la loro conversione, e preghiamo anche affinché questa maledetta cultura modernista e massonica venga, quanto prima, debellata, schiacciata dal piede santo dell’Immacolata e da San Michele Arcangelo. E allora vedremo finalmente la ‘Primavera della Chiesa e la Civiltà dell’Amore’. “Ma quando Io tornerò troverò ancora la fede sulla terra?”, dice il Signore, e che fine faremo se non ci convertiamo adesso al suo amore e al suo Vangelo santo?
«Un fratello disse al padre Antonio: "Prega per me!". L'anziano gli dice: "Non posso avere io pietà di te, e neppure Dio, se non sei tu stesso a impegnarti nel pregare Dio"».
COME CELEBRARE L'UFFICIO DIVINO DURANTE IL GIORNO Come dice il profeta: «Sette volte al giorno io ti lodo» (Sal 118,164). Questo numero di sette sarà da noi raggiunto se compiremo i doveri del nostro servizio alle Lodi mattutine, a Prima, a Terza, a Sesta, a Nona, ai Vespri e a Compieta, perché appunto di queste Ore diurne il profeta ha detto: «Sette volte al giorno io ti lodo». Infatti riguardo alle Vigilie notturne lo stesso profeta dice: «Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode» (Sal 118,62). In queste Ore dunque eleviamo lodi al nostro Creatore per le sentenze della sua giustizia (Sal 118,62 e 164), cioè alle Lodi mattutine, a Prima, a Terza, a Sesta, a Nona, ai Vespri e a Compieta; e di notte alziamoci a rendergli grazie.
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