preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Fratelli, sorelle mie, nella prima lettura oggi leggiamo come all’inizio Dio creò l’uomo: lo creò bello, giovane, libero, gioioso e divino! Egli era proprio fatto tutto a sua immagine e somiglianza: a somiglianza di Dio lo creò! Egli lo ha plasmato con le sue stesse mani, prendendolo e formandolo dalla polvere della terra; e con un bacio d’amore gli ha soffiato il suo stesso respiro d’Amore e di Vita dentro l’anima. E poi Dio creò la donna: bella, tenera, materna, mite, dolce: la prese dal petto dell’uomo, suo marito, e proprio da vicino al suo cuore affinché l’uomo la amasse di puro e santo amore. Poi Dio Creatore li prese ambedue per mano e li fece entrare in un meraviglioso giardino, in Eden, ad oriente; e ogni sera, Egli scendeva dal Cielo per conversare assieme con loro, proprio come fa il Papà con i suoi figlioli amati, desiderati e prediletti.
Finalmente l’Immagine viva di Dio era presente sulla terra! Ma ecco che arrivò subito il serpente, satana; e rovinò tutto con la sua schifosa tentazione e col suo fetore di peccato mortale. Adamo ed Eva disobbedirono al Signore e alla sua Santa Parola, che diceva: “Del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino non dovete mangiarne e non lo dovete toccare!”. Ogni disobbedienza alla Parola del Signore è peccato, è ribellione che rompe l’amicizia, l’Alleanza d’amore con il Signore, con Dio Creatore. E oggi nel Vangelo leggiamo come lo stesso serpente malefico osò tentare addirittura anche l’Uomo nuovo, il Nuovo Adamo: Gesù Cristo, che digiunava e pregava da quaranta giorni nel deserto della Giudea. Lo tentò riguardo al pane da mangiare. Ma Gesù rispose seccamente, e senza mettersi a ragionare con lui: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni Parola che esce dalla Bocca di Dio!”. Gesù ci vuol far capire che il suo Regno è spirituale e che l’uomo sulla terra il pane dovrà guadagnarselo con il sudore della sua fronte ogni giorno, come ordinò Dio nell’Eden ad Adamo. E Dio ogni giorno ci nutre con la sua Santa Parola e ci sazia tutti con il suo Corpo, Sangue anima e divinità, che è il Pane della Vita eterna e che ricrea la Nuova Alleanza d’amore tra il Padre e noi e ci dà forza e Risurrezione dentro l’anima. In tutto questo tempo di digiuno di una cosa sola non dobbiamo digiunare: della Parola di Dio e dell'Eucaristia che è il farmaco della risurrezione.
La preghiera non è una conquista «Se vuoi pregare hai bisogno di Dio, 'che dona la preghiera a chi prega". Invocalo dunque dicendo: "Sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno", cioè lo Spirito Santo e il tuo Figlio unigenito. Questo, infatti, il suo insegnamento, quando ha detto di "adorare il Padre in spirito e verità"».
COME CELEBRARE LE LODI MATTUTINE NEI GIORNI FERIALI Ma la celebrazione delle Lodi e dei Vespri non deve assolutamente passare mai senza che alla fine il superiore reciti per intero l'Orazione del Signore a voce alta in modo da essere udito da tutti, a motivo delle spine degli scandali che sogliono spuntare; affinché i fratelli, sentendosi impegnati dalle parole della stessa Orazione: «Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo», cerchino di emendarsi da questo vizio. Alle altre Ore invece si dica a voce alta solo l'ultima parte, in modo che tutti rispondano: «Ma liberaci dal male».
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