Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Martedì 20 dicembre 2016

Ti saluto, Maria!

Tutta la nostra attenzione oggi è rivolta sulla visita che l'Angelo Gabriele fa alla vergine Maria a Nazareth. Di questa ragazza non sappiamo nulla e i vangeli tacciono completamente sia della famiglia sia della sua età o condizione sociale. I vangeli apocrifi ci informano sui genitori, Gioacchino ed Anna, come anche circa la a sua fanciullezza, trascorsa nel Tempio, fino alla sua adolescenza. Vorremmo, noi occidentali, altre notizie che potrebbero appagare la nostra curiosità, ma il testo sacro tace. Mi sembra giusto fissare la nostra attenzione sulla narrazione di Luca. Un fatto singolare, straordinario! Dio chiede il consenso di una creatura, di Maria, per dare inizio all'opera della salvezza. Succintamente, la successione dei fatti: Saluto dell'angelo, turbamento di Maria, annunzio: diventerai madre del salvatore, obiezione di Maria, rassicurazione del messo divino, l'annunzio di un'altra maternità prodigiosa, l'assenso di Maria: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga in me quello che hai detto!" Che cosa ha detto? Sarai la madre del salvatore mantenendo ìntegra la tua verginità. Dopo il consenso di Maria: Il Verbo si fece carne. E' il mistero che viene proposto alla nostra contemplazione nella recita del Santo Rosario. Realmente questa notizia, che Dio cioè, venga a visitare gli uomini, è di una portata cosmica. Maria viene invitata a rallegrarsi perché tramite il frutto del suo grembo anche lei viene preservata dal peccato, resa fin dal suo concepimento immacolata. Sono innumerevoli le riflessioni suggerite da questo evento salvifico. Una sola che possa aiutarci nelle nostre scelte. Maria si mette in pieno a disposizione della grazia. Da ora in poi la sua vita cambia totalmente. Non sarà solo la sposa di Giuseppe, ma madre del figlio di Dio con il quale condividerà tutto il suo mistero di amore: Da Betlemme al Calvario. Anche nella vita di ognuno di noi si presenta un fatto, un avvenimento che cambia totalmente la vita: un scelta fondamentale di vita, la scelta della carriera, un incontro fortuito, una infermità, un evento familiare, un vuoto... sia di modello Maria nella disponibilità ad affrontare ogni situazione anche scomoda confidando sempre nell'aiuto di Dio. L'Angelus recitato tre volte il giorno costituisce un pressante invito. Mentre benediciamo il Signore per la sua bontà verso l'umanità, chiediamo a Maria la piena adesione alla volontà dell'Altissimo in ogni circostanza.


O Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli:
vieni, e libera l'uomo prigioniero che giace nelle tenebre.

Apoftegmi - Detti dei Padri

L'abba disse: "non vi è virtù così grande come il non disprezzare".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

I PORTINAI DEL MONASTERO

Alla porta del monastero sia posto un fratello anziano saggio, capace di ricevere e dare una risposta e la cui età avanzata non gli permetta di andar vagando qua e là. Il portinaio deve avere la sua cella vicino alla porta, perché chi arriva al monastero trovi sempre uno pronto a dare una risposta. E appena qualcuno bussa o un povero chiama, egli dica subito Deo gratias oppure Benedic; e con tutta la dolcezza suggerita dal timor di Dio dia la risposta prontamente con fervore di carità. Se il portinaio ha bisogno di aiuto, gli si dia un fratello più giovane.


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