Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 12 settembre 2015

L'uomo, l'albero e il frutto.

L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore. Il bene del nostro cuore sono i frutti che noi produciamo. L'albero buono, infatti si riconosce dai suoi frutti. Così anche l'uomo si riconosce dalle sue opere. Uno che va contro la legge di Dio si può forse chiamare cristiano? Sul marciapiede giaceva un giovane, è passato uno che chiamavano medico, era medico? Nella stanza affianco da un'ora sta piangendo un bimbo, quella che sta guardando la telenovella è forse sua madre? In un convento ogni frate va per conto suo, colui che dice di essere guardiano lo è davvero? Le parole valgono poco. Non contano nemmeno le invocazioni, le preghiere al Signore, se non sono accompagnate dal compimento della sua volontà. Occorre l'ascolto e la pratica. Diversamente la vita diventa precaria, senza fondamenti. A parole o con le intenzioni siamo tutti cristiani perfetti. Proviamo ad esserlo anche con i fatti.


Nella nostra Diocesi di Civitacastellana, solennità della Madonna SS.mma "Ad Rupes", venerata nel Pontificio Santuario di Castel Sant'Elia. Soll.
Formulario della messa: Nome di Maria.

Ricordati, o santa vergine Maria, che non si è mai inteso nel mondo che qualcuno abbia fatto ricorso a te, per implorare il tuo aiuto, e sia stato abbandonato. Anch'io, animato da tele confidenza, a te ricorro, o Vergine delle vergini e Madre. E vengo a mettermi davanti a te, io, peccatore avvilito ed affranto. Tu che sei Madre del Verbo, non respingere la mia povera voce, ma ascoltala benevola, ed esaudisci. Amen.

Apoftegmi - Detti dei Padri

«Abba Teodoro di Ferme – riporta un detto – interrogò abba Pambo: "Dimmi una parola!". Con molta fatica gli disse: "Teodoro, va', abbi misericordia di tutti, perché la misericordia trova fiducia presso Dio"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI

Recitato così l'intero salmo in due giorni, cioè la domenica e il lunedì, a Terza, Sesta e Nona del martedì si dicano tre salmi per volta, dal 119 al 127, complessivamente nove salmi; e questi si ripetano sempre uguali alle stesse Ore fino alla domenica, mantenendo invariata per tutti i giorni la disposizione degli inni, delle letture e dei versetti; e così la domenica si comincerà sempre dal salmo 118.


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