preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Tra i tanti ammonimenti e raccomandazioni che ci ha lasciato Gesù vi è anche la "regola d'oro" con la quale egli vuole ordinare il nostro mutuo rapporto. Un'attenzione maggiore verso il prossimo e considerare sempre la dignità d'ogni essere umano ci aiuterà a non avere posizioni e atteggiamenti di superbia. In più, Gesù c'invita a meditare sempre e in tutto quello che facciamo, per essere più pronto e disponibile verso le altrui necessità: tutto ciò ci viene insegnato con la "legge d'oro". Questa è la Legge dei Profeti, ci dice Gesù, perché già presente nell'Antico Testamento che però Gesù stesso ci offre in una diversa chiave di lettura. Egli usa la "regola d'oro" nella sua proposizione positiva quasi ad indicare il valore nuovo e alto che Egli stesso conferisce alla legge antica, tramandata dai profeti. Tutti i suoi insegnamenti hanno quindi questa valenza "positiva" perché servono tutti per lo stesso scopo: migliorare la nostra vita spirituale e migliorare il nostro rapporto con gli altri. Pertanto: Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Disse: "Come la cera si scioglie dinanzi al fuoco così l'anima è svuotata dalle lodi".
I FRATELLI MANDATI IN VIAGGIO E nessuno ardisca riferire ad altri ciò che ha visto o sentito fuori del monastero, perché sarebbe un gran danno per la maggior parte dei fratelli. Chi osasse farlo, sia sottoposto alla disciplina regolare. Così pure sia punito chi si permette di uscire dal recinto del monastero o recarsi in qualche luogo o fare qualsiasi benché minima cosa senza il permesso dell'abate.
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