Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Venerdì 19 settembre 2014

Il gruppo di donne al seguito di Gesù.

Il gruppo dei discepoli di Cristo si infoltisce sempre di più. L'evangelista San Luca inserisce l'elenco che ci propone il brano evangelico d'oggi. Le donne nominate sono tutte persone che hanno avuto delle guarigioni da parte di Cristo, la loro presenza richiama quindi l'amore, la misericordia e la potenza di Nostro Signore. La presenza femminile in San Luca non è secondaria; le donne sono sempre presenti nei momenti più duri e difficili; dimostrano una fede profonda e coraggiosa; Maria, la sorella di Marta è pronta all'ascolto docile e umile con una disponibilità e profonda sensibilità di cuore e pensiero. Questo gruppo fornisce anche un aiuto materiale che è prontamente rilevato da San Luca. Il possesso di beni non è un peccato in quanto tale: il loro uso può diventare cattivo o buono, in questo caso sono posti direttamente al servizio dell'altro e non come un mero accumulo o l'uso sbagliato. Vengono usati, offerti, donati a Gesù e alla comunità degli apostoli.


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'abate Iperechio ha detto: «Abbi sempre nello spirito il Regno dei Cieli, e presto l'avrai in eredità».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME DEVONO DORMIRE I MONACI

Ciascuno dorma in un letto a sé. L'arredamento del letto lo ricevano ognuno secondo il grado di fervore di vita monastica, a giudizio dell'abate. Se sarà possibile, dormano tutti in uno stesso locale; se invece il numero rilevante non lo permette, dormano a gruppi di dieci o di venti insieme ai loro decani che vigilino su di loro. Nel dormitorio rimanga sempre accesa una lucerna fino al mattino. I monaci dormano vestiti e con i fianchi cinti di semplici corde o funicelle, in modo da non avere a lato i propri coltelli, perché non abbiano a ferirsi inavvertitamente durante il sonno, e in modo da essere sempre pronti, cosicché appena dato il segnale si alzino senza indugio e si affrettino a prevenirsi l'un l'altro all'Opus Dei, sempre però in tutta gravità e modestia. I fratelli più giovani non abbiano i letti l'uno vicino all'altro, ma alternati con quelli degli anziani. Quando poi si alzano per l'Opus Dei si esortino a vicenda delicatamente, per togliere ogni scusa ai sonnolenti.


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