Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Lunedì 16 giugno 2014

Ascoltate oggi la sua voce, non indurite il vostro cuore...

Oggi la parola di Dio richiama la nostra attenzione sull'esistenza della violenza nella società. La prepotenza messa in atto da Acab, coadiuvato dall'animo crudele della moglie Gezabele, miete anche oggi vittime inermi e indifese come Nabot. Non sono solo episodi di bullismo, commessi nel mondo dei giovani. L'innata bramosìa di ricchezza, di potere... di prestigio... continua ad armare la mano di Caìno contro il fratello Abele. Fatti di violenza e di ingiustizia, notizie raccapriccianti dei telegiornali quasi d'ogni giorno... turbano la vita di quanti vorrebbero vivere nella serenità: Figli che si levano contro i genitori e i nonni... per carpire quattro soldi; ladri che derubano e a volte incrudeliscono contro poveri anziani, indifesi; i prepotenti che avanzano nei pubblici impieghi, nei posti di comando e meglio rimunerati mediante sotterfugi, inganni... mortificando chi ha più talento e capacità... Che dire poi della mafia in genere? Una catena di violenza e di delitti che incute terrore... Dinanzi a queste ingiustizie viene naturale la reazione, la spinta alla vendetta. La Parola di Dio frena il nostro sdegno e ci invita a ragionare... La legge ebraica aveva messo un limite alle rivendicazioni con la norma: Occhio per occhio, dente per dente. Non vuol essere un invito, ma stabilire la misura: Non puoi fare al tuo nemico un danno maggiore di quello che tu hai ricevuto. La legge evangelica ci chiede ancora di più. Non opporsi al malvagio, ma cedere... "Anzi, se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra". Quanto cammino dobbiamo ancora fare per raggiungere quel controllo di noi stessi e quella mansuetudine che ci permettano di imitare il nostro Maestro e Salvatore! Se la Parola del Signore ci sorprende in lite con qualcuno... con la coscienza che ci ammonisce di torti e ingiustizie che magari stiamo perpetrando... prestiamo ascolto alla voce di richiamo. Ricordiamo: "Ascoltate oggi la sua voce, non indurite il vostro cuore!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Il padre Elia disse: "Io ho timore di tre cose: di quando l'anima uscirà dal corpo, di quando mi incontrerò con Dio, di quando la sentenza sarà profferita su di me".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IL PRIORE DEL MONASTERO

Capita abbastanza spesso purtroppo che per la nomina del priore nascano nel monastero gravi scandali. Ci sono infatti alcuni che, gonfi del malvagio spirito di superbia, si considerano come un secondo abate e, arrogandosi un potere assoluto, provocano scandali e divisioni nella comunità; e questo succede soprattutto in quei luoghi dove il priore viene designato dallo stesso vescovo o dagli stessi abati che hanno stabilito in carica l'abate. Quanto ciò sia assurdo è facile capirlo, perché così si dà al priore motivo per insuperbirsi già dall'inizio della sua carica; difatti i suoi pensieri gli insinueranno che egli è indipendente dall'autorità del suo abate, dal momento che anche lui è stato stabilito in carica da quelli stessi che hanno stabilito l'abate.


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