Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Mercoledì 08 gennaio 2014

Dio è amore!

Giovanni in questa brano della sua lettera ci offre la più bella, la più vera e consolante definizione di Dio: Dio è Amore! Egli è amore, un amore che previene, che accompagna, che dona, anzi che si dona... E' quanto l'umanità, ferita e umiliata dal peccato, ama poter sperimentare. Perché questa dolce realtà sia accolta come una verità incontrastata, il brano del vangelo ci presenta Gesù nell'esercizio della sua missione di amore. Il Figlio è la manifestazione dell'amore del Padre... Egli si commuove dinanzi a tanta gente che si stringe intorno alla sua persona per ascoltare una parola di fiducia... La vede "come pecore senza pastore". A loro insegna molte cose. Sorge nel cuore il desiderio di sapere che cosa abbia insegnato... Ma possiamo intuirlo... Avrà comunicato la notizia che dona a tutti tanta gioia: Dio vi ama e si prende cura di voi... fino a provvedere non solo il pane della intelligenza e dello spirito, ma anche quello materiale, il pane che sostenta il fisico. Vuole però in questo coinvolgere i suoi discepoli: "Voi stessi date loro da mangiare". E' una missione che gli apostoli e loro successori dovranno esercitare sia mediante l'evangelizzazione sia provvedendo nella carità ai bisogni materiali della gente, ma anche appagando la fame del pane eucaristico. Dietro la benedizione del Signore quei cinque pani si moltiplicano fino a sfamare cinquemila persona. Ne avanzano ben dodici ceste di pezzi. Questa abbondanza di pane ci fa pensare al pane eucaristico che viene preparato dai sacerdoti per tutti coloro che se ne vogliono cibare. E' forse indicativo il metodo di Gesù: Prima, l'insegnamento e poi il nutrimento. Per analogia non si può mangiare il pane eucaristico senza essere istruiti, ignorando il mistero del corpo del Signore. L'Eucaristia va ricevuta nella fede, con l'anima purificata mediante il pentimento e la sincera confessione dei peccati e dopo l'ascolto della Sua Parola.


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Un uomo attraversò terre e mari per verificare di persona la fama straordinaria di un grande maestro. "Che miracoli ha operato il vostro maestro?", chiese a un discepolo. Egli rispose: "C'è miracolo e mi-racolo. Nel tuo paese è considerato un miracolo che Dio faccia la volontà di qualcuno. Da noi, invece, è considerato un miracolo che qualcuno faccia la volontà di Dio"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

PROLOGO ALLA REGOLA DI SAN BENEDETTO

Perciò dobbiamo disporre anima e corpo a militare nella santa obbedienza ai suoi precetti. E per quello che non è possibile alla nostra natura, chiediamo a Dio che si degni offrirci l'aiuto della sua grazia. E se vogliamo evitare le pene dell'inferno e giungere alla vita eterna, finché ci è ancora permesso mentre siamo in questo corpo (2 Cor 5,6) e abbiamo la possibilità di compiere tutto ciò durante questa vita di luce, corriamo e operiamo adesso quel che ci può essere utile per l'eternità.


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