preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Chiunque ascolta la sua Parola dovrebbe sentire nel cuore un richiamo forte, un invito alla conversione vera. Le sue Parole, di vita eterna, dovrebbero risuonare nei nostri cuori in modo forte e potente. Gesù non si accontenta di una religiosità vissuta esteriormente e di un agire che riesce a scusare qualsiasi nostro atteggiamento e decisione. Troppo spesso con la sua scusa della giustizia "fai da te" siamo propensi a voler imporre il nostro modo di vedere per i presunti torti subiti. Quante volte si usa anche la parola di Dio per giustificare tutte le nostre azioni! La rivoluzione del cuore che chiede Gesù in realtà si traduce a saper riconoscere nell'altro sempre il Suo volto. L'invito è allora assumere in noi l'atteggiamento di Dio che ci guarda con bontà e misericordia. L'insegnamento di Gesù vuol toccare in profondità il nostro essere, perché poi il nostro agire ne sia una coerente conseguenza. Egli non si riferisce più alla legge del taglione che con "l'occhio per occhio e dente per dente" propone un equilibro che però non risolve il problema ma accentua sempre di più i contrasti. La rivoluzione del cuore di Gesù propone di non guardare soltanto ad altri ma guardare al volto di Cristo per scoprirlo negli altri. Infatti, se non si conosce il Volto di Cristo, come potremo mai riconoscerlo in chi ci sta vicino? Scopriamo la misericordia, il perdono, evitiamo i giudizi, doniamo con generosità, amiamo sinceramente tutti proprio come ha fatto Gesù e scopriremo con gioia infinita il suo volto nei nostri fratelli e le nostre sorelle!
«Abba Teodoro di Ferme – riporta un detto – interrogò abba Pambo: "Dimmi una parola!". Con molta fatica gli disse: "Teodoro, va', abbi misericordia di tutti, perché la misericordia trova fiducia presso Dio"».
CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI Recitato così l'intero salmo in due giorni, cioè la domenica e il lunedì, a Terza, Sesta e Nona del martedì si dicano tre salmi per volta, dal 119 al 127, complessivamente nove salmi; e questi si ripetano sempre uguali alle stesse Ore fino alla domenica, mantenendo invariata per tutti i giorni la disposizione degli inni, delle letture e dei versetti; e così la domenica si comincerà sempre dal salmo 118.
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