Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Giovedì 02 agosto 2012

Cose nuove e cose antiche.

Le parabole, lette in questi ultimi giorni, non solo sono molto conosciute, certamente ognuno di noi le ha già lette o sentite. Tuttavia, la parola di Dio ha sempre nuovi spunti di riflessione e ciò che si potrebbe mettere in evidenza quest'oggi è che il cristiano ha il dovere di conoscere e saper interpretare l'Antico Testamento. È sbagliato l'atteggiamento di chi, convinto di essere detentore della verità, ha una sorta di preclusione nei riguardi della Prima Alleanza, la quale ha sì trovato un suo compimento in Gesù Cristo, ma mantiene tutta la sua forza e grandezza. Un esempio chiaro di ciò lo si potrebbe desumere dalla prima lettura, in cui è presentato Geremìa la cui vita e le cui azioni divengono simbolo di ciò che Dio vuole comunicare all'uomo. Non è un debito di riconoscenza per aver preparato la venuta del Messia che noi abbiamo verso questa parte della Bibbia, ma è una vera e propria dipendenza di contenuti, di simboli e di figure. Il nostro fondamento cristiano risiede lì. Ogni qualvolta celebriamo l'Eucarestia, ad esempio, dovremmo avere ben presente che le parole della consacrazione non sono altro che la stipulazione di un alleanza la cui formula risiede e si comprende solo alla luce dei riti di alleanza veterotestamentari (Il mio corpo per te; Tu per me e io per te). Saper discernere e amalgamare cose nuove e cose antiche fa parte di una sapienza che al cristiano non deve mancare!


Apoftegmi - Detti dei Padri

La fiducia e la speranza che Dio lo ama.

"Soltanto non abbatterti – dice Giovanni Crisostomo al figlio spirituale Teodoro - Ecco ciò che non smetterò di ripeterti ogni volta che ti parlerò, ovunque ti vedrò; ed è ciò che ti farò dire da altri". La cosa peggiore è "la disperazione che leva la fiducia in coloro che sono caduti".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Non odiare nessuno. Non nutrire gelosia. Non assecondare l'invidia. Non amare i litigi. Fuggire l'alterigia e l'arroganza. Venerare gli anziani. Amare i giovani. Nell'amore di Cristo pregare per i nemici. Tornare in pace con chi si è in contrasto prima che tramonti il sole. E della misericordia di Dio non disperare mai.


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