Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Mercoledì 04 luglio 2012

"Sei venuto prima del tempo a tormentarci?".

E' forse il miracolo più strano, compiuto da Gesù, soprattutto per quel particolare degli spiriti che entrano nei porci e li fanno precipitare nel lago. Il resoconto finale è uno solo: valgono più due uomini o duemila porci? E' evidente che nel giudizio dei gadarèni valgono di più i duemila porci. "Vedutolo lo pregarono di allontanarsi dai loro confini". E Gesù, che si era appena mostrato inflessibile con il male, liberando i due indemoniati, acconsente ora al desiderio degli abitanti del luogo, perché il Vangelo non è imposizione, ma invito. Questo episodio mette molto a nudo la nostra ipocrisia. Sì, proclamiamo il valore dell'uomo, i suoi diritti. Il che dimostra un sentimento fondamentalmente buono nel cuore di tutti, ma un sentimento che molto facilmente si scontra con altri sentimenti che pur sono nel cuore. Quanto è innata la nostra fragilità! La liberazione che ci propone Gesù ci può costare. E non siamo sempre disposti a vedere buttata in mare la mandria dei nostri beni, piccola o grande che sia. Abbiamo sempre in mezzo a noi qualcuno o qualcosa da gettare in lago. Abbiamo sempre in mezzo a noi uomini distrutti che potremo far tornare a essere uomini dignitosi. Un'ultima considerazione. Tutto l'episodio potrebbe essere letto nel persona e nel ministero di Gesù. Davanti a Dio il male non ha nessuna libertà. L'espressione: "Sei venuto prima del tempo", indica bene, ora, la liberazione dei due indemoniati, apportata prima della passione. L'uomo invece può anche rifiutare la salvezza. Il Signore ci rispetta, e se ne va con pazienza fuori della città santa, verso il Calvario per completare il suo dono di amore.


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Abba - chiese un giorno un fratello al grande Antonio - perché, quando ti lodano, tu non rifiuti le lo-di? Rispose il padre dei monaci: Perché capita che rifiutiamo le lodi non per modestia, ma per essere lodati due volte...».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

PROLOGO ALLA REGOLA DI SAN BENEDETTO

Sorgiamo dunque una buona volta! È la Scrittura che ci scuote dicendo: «È ormai tempo di svegliarci dal sonno» (Rm 13,11); e, spalancati gli occhi alla luce divina e con gli orecchi attoniti per lo stupore, ascoltiamo di che ci ammonisca la voce di Dio che ogni giorno ci grida: «Oggi, se udirete la sua voce, non indurite il vostro cuore» (Sal 94,8); e ancora: «Chi ha orecchi per intendere, ascolti ciò che lo Spirito dice alla Chiesa» (Ap 2,7).E che cosa dice? «Venite, figli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore (Sal 33,12). Correte mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre della morte» (Gv 12,35).


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