preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Gesù fa scandalo per purificare i cuori; Gesù penetra nelle coscienze in modo profondo per la salvezza; Gesù chiede una fede totale e completa perché la fede si rafforzi; Gesù rende evidenti tutte le contraddizioni per sanarle. C'è chi si oppone in modo ipocrita e chiude il cuore a questa conversione, a questa fede: alla salvezza. C'è, invece, chi ha bisogno ancora di maturare la propria fede; chi deve compiere un cammino per arrivare alle verità profonde del messaggio di Gesù. I familiari più stretti di Gesù probabilmente appartengono a questa categoria. Sono sinceramente preoccupati, non per loro, ma perché si rendono conto facilmente che Gesù incontrerà sempre più difficoltà, problemi sempre maggiori. Qualcuno di loro, forse chi lo conosce meglio, già si sta rendendo conto che questo procurerà a Gesù stesso rifiuti e d anche, forse, dolori e sofferenze. Non c'è in loro volontà di nuocere a Gesù; manca, forse, una fede completa, o la fede ragiona ancora con categorie umane e non divine. Ci sarà ancora un cammino da fare con Gesù, un cammino che porterà sotto la Croce ma che accompagnerà nella fede chi seguirà Gesù. È questa la lettura di questo brano che sembra così difficile. Gesù fa senz'altro scandalo, è ogni messaggio di vero amore produce anche scandalo, ma è un invito a penetrare con fede nel suo Mistero più profondo.
Uno dei padri interrogò abba Giovanni il Nano su chi sia il monaco. Quello rispose: "Fatica! Perché in ogni opera il monaco si affatica. Questo è il monaco".
QUALE DEVE ESSERE L'ABATE Soprattutto non trascuri né tenga in minor conto la salvezza delle anime a lui affidate per preoccuparsi maggiormente delle cose terrene, transitorie e caduche; ma pensi sempre che si è assunto il compito di guidare le anime e che di esse dovrà rendere conto. E perché non adduca a pretesto l'eventuale scarsezza di beni materiali, ricordi che sta scritto: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33); e ancora: «Nulla manca a coloro che lo temono» (Sal 33,10).
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