preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Poteva immaginarsi Zaccheo, dall'alto del sicòmoro, mentre cercava Gesù con lo sguardo - tra tanta folla - che la sua vita sarebbe cambiata da lì a poco? Come poteva supporre che quel desiderio, quella curiosità avrebbe poi significato tanto per lui? Era un momento di festa per il passaggio di Gesù e lui è lì ad aspettarlo; una gioia di tutti sarebbe diventata una occasione particolarissima per Zaccheo e ciò gli cambierà la vita: definitivamente. Guardiamo l'atteggiamento di Gesù e di Zaccheo: che incontro stupendo! Gesù: sembra quasi di vederlo, con la sua dolcezza e lo sguardo di comprensione, mentre con la coda dell'occhio guarda sul sicòmoro per trovarvi Zaccheo. Sa che lui lo cerca, gli rivolge la parola, gli fa un invito che diventa una promessa: Egli sa come ricompensare chi lo cerca con cuore sincero! Gesù non si fa superare nell'amore. Zaccheo: la sua pronta ed attiva disponibilità ad accogliere il Signore si tramuta subito in promessa; la gioia si trasforma in generosità. Egli sente le critiche, malevoli, di chi gli sta attorno; forse giuste o forse eccessive. Egli non cerca però scusanti perché la disponibilità ad accogliere Gesù, diventa subito motivo di conversione vera e profonda. Ancora una volta l'esperienza di un personaggio evangelico diventa spunto per la nostra vita. L'incontro con Gesù deve essere motivo per rafforzare la nostra conversione; se abbiamo l'umiltà anche di accettare le critiche per operare subito e tramutare la nostra vita in amore. Non lasciamo sfuggire Gesù quando passa vicino alle nostre strade; facciamolo entrare nel nostro cuore perché cambi la nostra vita. Affrettiamoci, prepariamoci e lasciamo che i nostri gesti concreti esprimano amore. Il passaggio di Gesù non sarà invano!
L'Abba Pastor disse: Allontanati da ogni uomo che quando discorre polemizza continuamente.
SE IL MONACO PUÒ RICEVERE LETTERE O ALTRE COSE Non sia assolutamente permesso al monaco ricevere, senza il consenso dell'abate, lettere, pii regali o qualunque altro benché piccolo oggetto, sia da parte dei parenti che di qualsiasi altra persona, né di mandarli loro e neppure di scambiarseli tra i fratelli. E anche se dai suoi parenti gli viene inviata qualche cosa, non ardisca accettarla senza averne prima avvisato l'abate. Se l'abate poi darà il permesso di accettarla, abbia piena facoltà di destinarla a chi vuole; e non si rattristi di ciò il fratello a cui la cosa era stata inviata, per non dare occasione al diavolo. Chi oserà agire diversamente, sia sottoposto alla disciplina regolare.
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