preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
La liturgia oggi ci fa ricordare san Francesco di Sales. E' nato in Savoia nel 1567. E' stato Vescovo di Ginevra e fu uno dei grandi maestri di spiritualità degli ultimi secoli. E' Dottore della Chiesa. Con la sua saggezza pastorale e con la sua dolcezza seppe attirare all'unità della Chiesa molti calvinisti. Viene chiamato "il Santo della mitezza", lui che di carattere era un tipo collerico e autoritario. Ma è riuscito, gradualmente con la preghiera e con l'impegno spirituale, a diventare come Gesù, che era mite ed umile di cuore. Infatti il pastore d'anime deve conquistare le anime a Dio, e c'è un detto che dice: si prendono più mosche con un cucchiaio di miele che con un barile di aceto... Oggi nel Vangelo Gesù si scontra ancora con il diavolo. San Marco ne parla spesso nel suo Vangelo, che è quello più antico. E pensare che oggi si parla poco o niente del diavolo, e c'è anche chi nega la sua esistenza... Ma il diavolo esiste e come!... E sta procurando guai grossi all'umanità e anche alla Chiesa. Egli non dorme mai e si dà da fare per rovinare le anime per portarle poi al suo inferno eterno. Gesù è venuto sulla terra per sconfiggere il "principe di questo mondo", che è satana, e per distruggere il suo regno malefico. Ed è morto in Croce per questo, e per salvarci l'anima. Nel suo cammino di evangelizzazione Gesù non solo guarisce gli ammalati, ma scaccia pure tanti demòni dalle persone che incontra per le vie della Palestina. E viene accusato vergognosamente, invece di ringraziarlo... Ma chi è senza umiltà è anche senza fede in Gesù, e perciò è cieco dentro l'anima ed è un insipiente; egli si mette in pericolo di dannarsi anche l'anima perché può peccare contro lo Spirito Santo. E Gesù oggi ammonisce: "In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato: è reo di colpa eterna". E quali sono i peccati contro lo Spirito Santo? Essi sono: disperazione della salvezza, presunzione di salvarsi senza merito, impugnare la Verità conosciuta, invidiare la grazia altrui, ostinazione nei peccati e impenitenza finale. Il Signore ci conservi nella vera fede e lontano dai peccati.
Chi è il monaco? E' monaco colui che da tutto è separato e a tutti è armoniosamente unito.
CONVOCAZIONE DEI FRATELLI A CONSIGLIO In ogni cosa poi tutti seguano la Regola come maestra e nessuno ardisca temerariamente allontanarsene. Nessuno in monastero segua le inclinazioni del proprio cuore; né alcuno abbia l'ardire di contendere ostinatamente con il proprio abate dentro o fuori del monastero; chi lo osasse, sia sottoposto alla disciplina regolare. L'abate però, da parte sua, faccia tutto nel timor di Dio e nell'osservanza della Regola, sapendo che di tutti i suoi giudizi dovrà senza dubbio rendere conto a Dio, giustissimo giudice.
Quando poi nel monastero si devono trattare questioni di minore importanza, l'abate si serva soltanto del consiglio degli anziani, poiché sta scritto: «Fa' tutto con il consiglio e dopo non te ne pentirai» (Sir 32,24).
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