Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Mercoledì 10 marzo 2010

Il compimento della legge è l'amore.

Le leggi emanate dagli uomini e destinate a regolare la vita nel mondo, hanno sempre la caratteristica della provvisorietà; cambiano infatti con mutare dei tempi e della situazioni. La legge del Signore è immutabile ed eterna: «In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto». L'unica evoluzione possibile è quella voluta dallo stesso Dio che ne è l'autore. Per questo Gesù, dopo aver proclamato le beatitudini, afferma: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, a dare pieno compimento». Più che le leggi in sé, nella loro fredda formulazione, è lo spirito che deve cambiare, in base alla novità di Cristo. Per molte ragioni si aderisce alla legge o ci si distacca da essa. Ciò che Gesù propone, è un radicale rinnovamento interiore, che trae la sua origine dalla sua venuta e dall'opera che egli sta compiendo per noi. La giustizia solo formale ed esteriore, praticata dagli scribi e dai farisei, indice di un asservimento alla legge, non è più sufficiente. Dall'alto della croce sta per essere scandito un «tutto è compiuto», che instaura le libertà dei figli di Dio, non più schiavi ma liberi, ma capaci di grazia e di amore. Lo stesso Gesù non esiterà a proporci una perfezione assimilata a quella stessa di Dio: «Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Ora ci è reso possibile l'osservanza dei precetti e dei comandamenti del Signore, perché Cristo ci ha dotati di una legge nuova, che tutte le riassume e le vitalizia: quella dell'amore, quella appunto che è sgorgata dal cuore di Cristo e che ci ha riaperto la via del regno per essere davvero grandi al suo cospetto.


Apoftegmi - Detti dei Padri

"Abba Poimen disse: 'Al cenobio sono necessarie tre attività: una è quella dell'umiltà, un'altra è quella che tende all'obbedienza e un'altra è quella che muove e pungola in vista dell'opera cenobitica".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUANTI SALMI DEVONO DIRSI IN QUESTE ORE

Per la sinassi dei Vespri si cantino quattro salmi con le antifone; 8dopo questi si dica la lettura, quindi il responsorio, l'inno, il versetto, il cantico del Vangelo, la litania, l'Orazione del Signore e si concluda. Compieta infine consista nella recita di tre salmi, di seguito, senza antifona; segua l'inno proprio di questa Ora, una lettura, il versetto, il Kyrie eleison e con la benedizione si concluda.


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