Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Venerdì 28 agosto 2009

Vigilare.

Ancora un vangelo sulla vigilanza. Lo stare pronti di cui parla Matteo non sembra, in questo caso, una fonte di angoscia, anzi tutto il quadretto è quasi idilliaco e vi si respira un'aria di festa nuziale. È interessante mettere a confronto il vangelo con la lettera ai Tessalonicesi nella sua interezza: sono il diverso svolgimento di un medesimo tema. La lettera si presenta come un richiamo dell'apostolo ai cristiani di Tessalonica affinché non si scoraggino nella loro fede, infatti essi attendevano come imminente la venuta di Cristo e non attuandosi l'evento molti ne erano sconcertati. E il testo di Matteo è un ammonimento allo stare svegli, pronti, preparati. Due brani che trattano entrambi della speranza che si attui il Regno e dell'attesa che deve essere comunque vigile. Occorre, dunque, essere previdenti, approntare quanto è necessario. E la vita cristiana non è solo "una bella cosa che fa calore, che splende", come scriveva E. Bianchi nel brano proposto ieri, nel commento di ieri, ma serietà di una scelta che ci obbliga a compiere determinati doveri e ad avere un comportamento morale privo di ambiguità in cui dobbiamo cercare sempre di piacere a Dio (cf v. 1 di 1Tess). Il partecipare alla festa nuziale è legato alla nostra capacità e buona volontà di approntare quanto è necessario per entrarvi. Nessuno può sentirsi escluso dal dare il suo contributo, nessuno può prendersi il lusso di sentire che Dio lo chiama alla santità e scegliere diversamente.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Le distrazioni nella preghiera.

«Il padre Teodoro di Ennaton disse: "Se Dio ci imputasse le negligenze nella preghiera e le distrazioni durante la salmodia, non potremmo essere salvati"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUANTI SALMI DEVONO DIRSI ALL'UFFICIO NOTTURNO

I testi poi da leggere nelle Vigilie siano quelli di divina autorità sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, nonché i loro commenti fatti dai padri cattolici di rinomata fama e di sicura dottrina. Dopo le tre letture con i propri responsori, seguano altri sei salmi da cantarsi con l'Alleluia; quindi una lettura dell'Apostolo da recitarsi a memoria, il versetto, la supplica litanica ossia il Kyrie eleison; e così si concluda l'Ufficio notturno.


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