Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Sabato 01 agosto 2009

Costui è Giovanni, il Battista.

La liturgia di oggi ci propone una delle pagine più crudeli del Vangelo: il martirio di Giovanni Battista. Il precursore del Signore lo anticipa anche con l'effusione del sangue in nome della verità. Il suo coraggio è premiato con la corona gloriosa del martirio. La difesa dei valori fondamentali della vita non può ammettere compromessi. E' duro, per noi applicare fino in fondo questa legge. Siamo tentati a considerare questo episodio con un brillante esempio della vita di un santo ma che è lontano dalla nostra vita. Volgiamo invece l'attenzione di Erode, che sembra riluttante ad essere complice di quello che è un omicidio eppure compie un gesto obbrobrioso. Erode, senza rendersene conto, è costretto però, costretto ad accettare il martirio di Giovanni non solo dal desiderio di vendetta di Erodìade; è proprio la sua condotta di vita che lo conduce inesorabilmente a scelte drammatiche. E' qui l'insegnamento anche per noi, in tutte le situazioni della vita e non necessariamente così estreme. E' l'invito a considerare sempre la nostra condotta di vita piuttosto che colpevolizzare sempre «gli altri» per scelte che sentiamo non conformi alla vera giustizia. Cerchiamo di vedere quanto effettivamente noi siamo costretti a subire i condizionamenti esterni o piuttosto non siamo sempre alla ricerche di scusanti per i nostri atteggiamenti.


Apoftegmi - Detti dei Padri

O uomo, non giudicare le azioni di tutti gli uomini dalla tua propria situazione, e non pesare la loro condotta con la bilancia della tua debolezza. Se desideri, inizia con la speranza, e sarai aiutato. Non essere incredulo per non essere abbandonato anche da colui che in te semina queste cose.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Non soddisfare i desideri della carne. Odiare la propria volontà. Obbedire in tutto ai comandi dell'abate, anche se egli - che Dio non voglia! - agisse diversamente, memori di quel precetto del Signore: «Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno» (Mt 23,3). Non voler esser ritenuto santo prima di esserlo, ma prima esserlo perché lo si possa dire con più verità. Adempiere ogni giorno con i fatti i comandamenti di Dio. Amare la castità.


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