Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Venerdì 12 settembre 2008

Le guide cieche.

"Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci". "Guai a voi, guide cieche". Gesù oggi ci mette in guardia nei confronti di coloro che presumono di proporsi arbitrariamente come guide di altri e sono anch'essi privi di luce. "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca?". Il discorso viene rivolto innanzitutto a coloro che hanno il gravoso compito di guidare altri. Gesù sta parlando ai suoi discepoli, ai futuri testimoni del Regno. Vengono però indirettamente coinvolti tutti gli educatori: genitori, insegnanti, catechisti, nonni e nonne ...Dovranno risplendere dinanzi agli uomini affinché vedendo le loro opere diano gloria a Dio. Dovranno essere come il loro Maestro che può dire di se: "Io sono la verità. Io sono la Luce del mondo e chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". Senza queste soprannaturali prerogative da attingere dallo Spirito Santo di Dio, non solo si rimane ciechi, ma ancor peggio, si rischia di cadere nell'assurdo di voler vedere la pagliuzza nell'occhio del fratello e non accorgersi della trave che oscura la nostra vista. Qualche pessimista ha detto e scritto che oggi viviamo in un mondo di maleducati. E se ciò è vero dobbiamo concludere che i nostri ragazzi, i nostri giovani sono vittime di guide cieche. Se poi dovessimo costatare che ciò avvenga anche nell'ambito religioso vuol dire che quella stessa cecità ha contaminato anche i maestri della fede. speriamo che non sia così. Lo Spirito Santo ci illumini.


Nella nostra diocesi di Civitacastellana: Maria SS.ma "Ad Rupes", Patrona della diocesi, sol.

Apoftegmi - Detti dei Padri

«Abba Teodoro di Ferme – riporta un detto – interrogò abba Pambo: "Dimmi una parola!". Con molta fatica gli disse: "Teodoro, va', abbi misericordia di tutti, perché la misericordia trova fiducia presso Dio"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI

Recitato così l'intero salmo in due giorni, cioè la domenica e il lunedì, a Terza, Sesta e Nona del martedì si dicano tre salmi per volta, dal 119 al 127, complessivamente nove salmi; e questi si ripetano sempre uguali alle stesse Ore fino alla domenica, mantenendo invariata per tutti i giorni la disposizione degli inni, delle letture e dei versetti; e così la domenica si comincerà sempre dal salmo 118.


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