Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Giovedì 13 marzo 2008

Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno...

Nella parabola del povero Lazzaro, Gesù indica il paradiso con una bella immagine: il seno di Abramo. Nel Vangelo di oggi Gesù è in disputa con i Giudei proprio su Abramo. Non è in discussione la sua figura, riconosciuto come il padre della fede. In questa disputa in realtà si nasconde un qualcosa di diverso e di più profondo. Si parla della vita e della morte. Gesù evidenzia come la vita e la morte non siano soltanto accadimenti biologici ma rappresentano qualcosa di più profondo. Abramo, proprio come padre della fede, ora vive in Dio e contempla il suo Volto. Egli può partecipare quindi alla gloria del Padre, che ci è stata data nel Figlio. Abramo stesso ora esulta nel vedere la gloria di Dio in Gesù. In questa specificazione, Gesù esprime un dato di fede profondo. Abramo, come padre della fede riconosce la divinità di Gesù Cristo ed il suo messianesimo glorioso che si completa nel mistero pasquale della sua Morte e Resurrezione. Gesù indica la strada per godere dei doni della sua vita: osservare la sua parola. Il messaggio del Vangelo contiene sempre delle indicazioni per noi: oggi siamo invitati a scoprire la realtà della vita di Amore e seguire la Parola di Dio per poter partecipare dell'abbondanza dei suoi doni.


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Abba Teodoro di Ferme – riporta un detto – interrogò abba Pambo: "Dimmi una parola!". Con molta fatica gli disse: "Teodoro, va', abbi misericordia di tutti, perché la misericordia trova fiducia presso Dio"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

CON QUALE ORDINE DEVONO DIRSI I SALMI

Recitato così l'intero salmo in due giorni, cioè la domenica e il lunedì, a Terza, Sesta e Nona del martedì si dicano tre salmi per volta, dal 119 al 127, complessivamente nove salmi; e questi si ripetano sempre uguali alle stesse Ore fino alla domenica, mantenendo invariata per tutti i giorni la disposizione degli inni, delle letture e dei versetti; e così la domenica si comincerà sempre dal salmo 118.


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