Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

[menu] [seleziona le letture da stampare]
 

Commento alle Letture

Mercoledì 20 febbraio 2008

Gesù saliva a Gerusalemme.

Il Vangelo di Luca rappresenta la missione di Gesù sulla terra come una grande salita verso Gerusalemme. La missione storica di Gesù, si compie così in un preciso disegno, dove ha un valore proprio il verbo "ascendere". Per raggiungere Gerusalemme, situata ben oltre mille metri al di sopra di Gerico, bisogna senz'altro "salire". Gerusalemme, però rappresenta la città Santa, il luogo del Tempio e della presenza di Dio nel suo popolo. Gesù che "sale" a Gerusalemme, vuol significare il percorso spirituale di tanti pellegrini che ascendevano a Gerusalemme per i riti sacri. Lo stesso Gesù sale per partecipare a queste celebrazioni. Stavolta però con una novità. Gesù stesso sarà la vittima, l'altare ed il sacerdote di questa nuova liturgia. Gli apostoli che lo seguono, non sono ancora partecipi completamente al suo sacrificio e si mostrano troppo legati alle prospettive terrene. Oggi una protagonista dell'episodio è la madre di Giovanni e Giacomo. La sua richiesta dimostra la preoccupazione di una madre per il futuro dei suoi figli. L'esempio di oggi ci può essere d'aiuto nel verificare la nostra vita ed anche i nostri affetti, quelli più cari, per essere sempre, nell'amore e nella giustizia, testimoni sinceri e coerenti di Gesù e del suo amore.


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Non è ancora perfetta quella preghiera in cui il monaco ha coscienza di sé e del fatto stesso di pregare».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

Il settimo gradino dell'umiltà si sale quando il monaco, non solo a parole si dichiara l'ultimo e il più spregevole di tutti, ma si ritiene veramente tale anche nel più profondo del cuore, umiliandosi e dicendo col profeta: «Io sono verme e non uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo» (Sal 21,7); «mi sono esaltato e allora sono stato umiliato e confuso» (Sal 87,16 Volg.); e ancora: «Bene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti» (Sal 118,71).


home  |  commento  |  letture  |  santi  |  servizi  |  archivio  |  ricerca  |  F.A.Q.  |  mappa del sito  |  indice santi  |  preghiere  |  newsletter  |  PDA  |  WAP  |  info


Questa pagina è in una versione adatta alla stampa, agli smartphone e ai PDA.
URL: https://liturgia.silvestrini.org/p/commento/2008-02-20.html
Versione completa online:
https://liturgia.silvestrini.org/commento/2008-02-20.html

i-nigma smart code
SmartCode: https://www.i-nigma.com/