Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Lunedì 18 febbraio 2008

Perdonate e vi sarà perdonato.

Gesù, Volto di Dio Padre, mostra nel suo mistero la misericordia divina; Gesù, figlio dell'uomo nell'incarnazione, ci rivela il progetto di amore che Dio ha per l'umanità: egli è venuto non per giudicare il mondo ma per salvarlo. Nel discorso di Gesù, che segue la proclamazione delle beatitudini, troviamo delle indicazioni di come realizzare, nella quotidianità l'insegnamento del Figlio di Dio. Le esigenze della vita cristiana non sono delle prescrizioni moralistiche di buona condotta ma rappresentano la possibilità reale di riscatto per acquisire la vera beatitudine, promessa da Gesù e già realizzata da Lui nel suo Mistero Pasquale. In questa cornice leggiamo allora il brano del Vangelo della liturgia odierna; meditiamolo, da essa possiamo trarre spunti ed essa può diventare fonte per la nostra vita; fonte da alimentare nell'amore e con la forza della preghiera. Gesù stesso allora ci insegna a come essere misericordiosi e di accogliere i nostri fratelli nelle loro sofferenze. Dietro questi precetti vediamo il Volto del Signore, volto di amore, misericordia e perdono. La beatitudine di Gesù è allora per noi segno concreto di conversione di vita perché i nostri cuori siano sempre rivolti a Lui, che ci ha insegnato l'amore, la misericordia ed il perdono.


Apoftegmi - Detti dei Padri

«Tutto ciò che sorpassa la misura viene dai demoni»


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'UMILTÀ

Il quinto gradino dell'umiltà si sale quando, tutti i cattivi pensieri che vengono in mente o i peccati commessi in segreto, il monaco li rivela con umile confessione al proprio abate, come ci esorta a fare la Scrittura quando dice: «Manifesta al Signore la tua via e confida in lui ed egli compirà la sua opera» (Sal 36,5); e ancora: «Confessatevi al Signore perché è buono, perché eterna è la sua misericordia» (Sal 117,1). Così pure il profeta dice: «Ti ho manifestato il mio peccato, non ho tenuto nascosto il mio errore; ho detto: Confesserò al Signore le mie colpe e tu hai rimesso la malizia del mio peccato» (Sal 31,5).


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