Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Domenica 09 dicembre 2007

Preparate la via raddrizzate i sentieri...

Sin dall'antichità, ma la cosa conserva tutta l'attualità anche ai nostri giorni, quando veniva annunciato l'arrivo di grandi personaggi della storia si procedeva con la massima celerità ad aggiustare al meglio le strade, a raddrizzare i sentieri per garantire loro la migliore accoglienza. Proprio questa è la vocazione del Battista nei confronti del Signore: egli sta preparando la strada al Messia, predicando la conversione e preannunciando l'avvento e la vicinanza del Regno di Dio. La conversione comporta l'abbandono di costumi logori e peccaminosi per imboccare una via nuova, la via del Regno, che Cristo sta per tracciare per l'intera umanità. Nessuno quindi può accampare diritti precostituiti di appartenenza a quel regno, adducendo motivi di razza o vicoli di parentela con gli eletti del Signore: "Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre". La religiosità non si acquisisce per eredità, ma è sempre una scelta libera e personale di vita. Giovanni si accorge che alcuni accorrono a lui non per operare una vera conversione, ma solo per aggiungere una nuova ed esteriore connotazione alla loro ipocrisia. Egli li chiama "razza di vipere" e "sepolcri imbiancati", velenosi e falsi, ma anche alberi sterili, alla cui radice già è posta la scure. Sono gli effetti di un nuovo battesimo in Spirito Santo e fuoco, che Cristo consumerà con il suo martirio sulla croce; è quella suprema testimonianza di amore che egli offrirà al mondo, per tutti come motivo di salvezza e di perdono, ma anche come inevitabile motivo di selezione tra pula e grano buono, tra coloro che vorranno godere del suo perdono e coloro che colpevolmente lo rifiuteranno. Così l'evento Cristo diventa l'evento definitivo e determinante della storia, anche se sono incessanti le sue venute tra noi perché tutti possano vedere la salvezza. Ecco perché il 25 p.v. è ancora Natale!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Il padre Isaia disse: "se uno vuole rendere male per male, può ferire la coscienza del fratello anche con un solo cenno".


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

L'ORDINE DELLA COMUNITÀ

Dovunque i fratelli si incontrano, il più giovane chieda la benedizione al più anziano; quando passa un anziano, il più giovane si alzi e gli ceda il posto a sedere e non ardisca sedersi di nuovo se non glielo permette l'anziano; in modo che si avveri ciò che sta scritto: «Gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10). I fanciulli più piccoli e gli adolescenti nell'oratorio e a mensa mantengano con ordine i posti stabiliti; fuori poi e in qualunque altro luogo siano sotto sorveglianza e disciplina, finché non arrivino all'età della discrezione.


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