preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
La profezia di Gesù, riportata da San Luca si riferisce ad eventi storici precisi: la distruzione del Tempio avvenuta nel 70 d.c. da parte dell'imperatore romano Tito. La concordia degli evangelisti, seppur con diverse sfumature, nel riportare queste parole di Gesù è chiaro indice che Gesù stesso aveva senz'altro previsto quest'episodio e lo aveva, però, inserito nel grande Mistero della sua morte e passione. La storia di Israele è letta, quindi, alla luce dell'evento e degli insegnamenti di Gesù. Noi, oggi dovremmo chiedere al Signore perché ci doni questa stessa sapienza per poter leggere la nostra storia nel Mistero di Cristo. Il riferimento a basi certe e sicure della nostra vita comporterà sicuramente, quindi, una conversione piena perché la nostra vita sia pegno della Pasqua Eterna, che è la nostra unica meta sicura.
Abba Epifanio diceva: "La cananea grida forte ed è esaudita, l'emoroissa tace e viene detta beata, il fariseo grida ed è condannato, il pubblicano non apre nemmeno la bocca ed è esaudito".
I SACERDOTI CHE VOLESSERO EVENTUALMENTE ENTRARE IN MONASTERO Se qualcuno dell'ordine sacerdotale chiede di essere accolto in monastero, non si acconsenta troppo presto. Tuttavia, se persiste con insistenza nella sua domanda, gli si faccia capire che dovrà osservare in tutto la disciplina della Regola e che non gli si farà alcuna concessione, in modo che valga per lui ciò che è scritto: «Amico, che sei venuto a fare?» (Mt 26,50 Volg.). Gli si permetta nondimeno di prendere posto dopo l'abate, di dare la benedizione e di celebrare la Messa, sempre che l'abate glielo consenta; altrimenti non pretenda nulla in alcun modo, sapendo di essere soggetto alla disciplina regolare; dia piuttosto a tutti esempio di umiltà.
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