preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
La lettera uccide, lo Spirito dà vita Paolo ne è consapevole. Infatti le norme emanate dal Proto-Concilio di Gerusalemme, quelle che egli stesso aveva proposto e richiesto, le applica poi con vera intelligenza spirituale, lasciandosi guidare dallo Spirito. Il Vangelo che egli ha ereditato da Cristo è un annuncio di libertà e come tale lo propone ai gentili e a quanti incontra nel suo pellegrinare per Cristo. Ciò non impedisce però che si trovi talvolta a lottare con un mondo chiuso al messaggio dell'amore e debba sperimentare la prospettiva dell'odio, quello stesso che ha condotto Cristo alla più assurda condanna e che non risparmierà neanche gli apostoli e tutta la chiesa. Ciò non spegnerà in loro la gioia, la pace e la fiducia perché saranno interiormente fortificati dallo Spirito e l'annuncio che viene loro affidato ha in se una forza che viene da Dio stesso che ne è la fonte. "Le forze del male non prevarranno!" Quale conforto per noi che abbiamo il compito di accogliere e di testimoniare quel messaggio!
l'Abba Pastor raccontò che l'Abba Ammone aveva detto: C'è un uomo che per tutta la vita porta con sé una scure, ma non riesce ad abbattere un albero; ce n'è un altro che è abituato a tagliare alberi e con pochi colpi abbatte l'albero.
COME DEVONO ESSERE ACCOLTI GLI OSPITI Una volta ricevuti dunque, gli ospiti siano condotti alla preghiera; dopo, sieda con loro il superiore o un fratello da lui incaricato. Si legga in presenza dell'ospite la Parola di Dio per edificarlo; e poi gli venga usata ogni attenzione. Il superiore per riguardo all'ospite rompa pure il digiuno, a meno che non sia un giorno speciale di digiuno che non si può violare; i fratelli invece proseguano la consueta osservanza del digiuno.
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