preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Cristo morto per i peccatori, risorto ed apparso ai discepoli. Egli, vincitore della morte è il cuore della predicazione apostolica e quindi della fede cristiana. Giacomo fu uno dei testimoni della risurrezione. Filippo desidera vedere il volto del Padre; nelle sue parole e nelle sue opere si rivela e s'incontra il Padre. Un'intima, indissolubile, eterna comunione lega il Padre e il Figlio che rende infallibile la nostra preghiera. Noi siamo in comunione con la testimonianza apostolica. In Cristo noi siamo riportati al Padre, e diventiamo partecipi della sua divina figliolanza. Gesù è trasparenza del Padre. Coloro che hanno visto Gesù risorto possono affermarlo con una penetrazione, che nasce in loro da un'esperienza unica. L'affermazione di Cristo: "chi vede me, vede anche il Padre", assume quindi nel tempo pasquale la forza della testimonianza dei discepoli stessi. Non è forse la potenza e l'amore del Padre che irradia dal volto del Cristo, non più momentaneamente trasfigurato, ma raggiante di risurrezione per sempre?
Un confratello andò dall'Abate Mosé a Sceta, chiedendogli un colloquio. Il vecchio gli rispose: Va', siedi nella tua cella e la tua cella ti insegnerà tutto.
IL LAVORO MANUALE QUOTIDIANO Nei giorni di Quaresima, dal mattino fino a tutta l'ora terza si dedichino alla lectio divina e poi si occupino nei lavori loro assegnati fino a tutta l'ora decima. E in questi giorni di Quaresima tutti ricevano uno dei codici in cui è divisa la Bibbia e lo leggano di seguito e per intero; tali codici devono essere distribuiti all'inizio della Quaresima.
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