preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
La voce dell'Avvento è quella del profeta Isaia: Nella tribolazione e nell'afflizione, che non mancheranno mai nella vita presente, non ci sarà più ragione per piangere perché sta venendo la guida e il maestro che ci darà la certezza che Dio ci è vicino e ci ascolta; egli sarà il maestro e la via per giungere alla felicità, alla pace e alla sovrabbondanza della vera vita. Nel Vangelo odierno leggiamo che "Gesù percorrendo tutte le città e i villaggi, insegnava nelle loro sinagoghe, annunciava il vangelo del regno e curava ogni malattia e infermità. Al vedere le folle affrante e abbandonate a sé, come pecore senza pastore, fu preso da pietà (Matteo 9,35-36) . La Misericordia di Dio per l'uomo, il suo infinito amore si stanno manifestando, diventano realtà visibile, sacramento di speranza. La guarigione totale dell'uomo e la restaurazione di tutto il creato è in atto. La profezia di consolazione del profeta Isaia si sta avverando in pieno: Il dolore, il pianto sono trasformati in beatitudine e la morte ha perso il suo pungiglione. (Ap 21,4). E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima sono passate". La via del ritorno e della liberazione è aperta e chiaramente segnata. Il Maestro e Guida ora non è più nascosto, si può vedere e ascoltare e toccare: Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita, lo annunziamo anche a voi... (1Giov. 1-3). Egli ha incominciato a radunare il suo gregge e ad associarsi altri nella sua missione di salvezza. La messe è tanta... Strada facendo Predicate..., guarite... cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Il Natale è proclama e programma di gratuità. O Dio concedi a noi che attendiamo il dono del tuo amore, di raggiungere il premio della vera libertà.
Il padre Isaia disse: "se uno vuole rendere male per male, può ferire la coscienza del fratello anche con un solo cenno".
L'ORDINE DELLA COMUNITÀ Dovunque i fratelli si incontrano, il più giovane chieda la benedizione al più anziano; quando passa un anziano, il più giovane si alzi e gli ceda il posto a sedere e non ardisca sedersi di nuovo se non glielo permette l'anziano; in modo che si avveri ciò che sta scritto: «Gareggiate nello stimarvi a vicenda» (Rm 12,10). I fanciulli più piccoli e gli adolescenti nell'oratorio e a mensa mantengano con ordine i posti stabiliti; fuori poi e in qualunque altro luogo siano sotto sorveglianza e disciplina, finché non arrivino all'età della discrezione.
home | commento | letture | santi | servizi | archivio | ricerca | F.A.Q. | mappa del sito | indice santi | preghiere | newsletter | PDA | WAP | info