preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
La festa di nozze è la nuova creazione che Gesù compie. Il tempo della redenzione è quello della gioia, della letizia. Sottolineiamo quest'ultimo aspetto, che purtroppo oggi sembra malamente compreso. La gioia cristiana è nella sostanza e nella forma completamente differente dall'allegria, da uno stato euforico psicologico, dalla spensieratezza. Spesso si sente, anche in tante omelie, che si deve essere allegri perché Gesù è risorto e la nostra vita è una festa: vero, ma la nostra vita è pure sottomessa alla contingenza con tutto ciò che questa comporta in affanni e frustrazioni. Nell'esistenza cristiana si deve imparare nella diuturnità del credere a convogliare tutto ciò che ci tormenta ed anche la nostra stessa allegria in un'altra dimensione che è quella della speranza di Lui che rinnoverà radicalmente ogni cosa, ogni situazione e tutti gli esseri.
«La cella del monaco è la fornace di Babilonia, dove i tre fanciulli trovarono il Figlio di Dio; e la colonna di nube, da cui Dio parlò a Mosè».
La cella è il sinonimo della preghiera, perché è il luogo dove, nel segreto e nella verità, ci collochiamo davanti al Padre. E quando la preghiera è luce e fuoco, allora la cella diventa una fornace ardente e il luogo dove si manifesta la nube luminosa.
COME CELEBRARE LE LODI MATTUTINE La domenica alle Lodi mattutine si dica prima il salmo 66, senza antifona, di seguito;poi il salmo 50, cantato con l'Alleluia; dopo di esso il 117 e il 62; quindi il cantico Benedicite (Dn 3,57-88) e le laudes (i salmi 148-149-150), una lettura dell'Apocalisse a memoria, il responsorio, l'inno, il versetto, il cantico del Vangelo, la litania; e così si termini.
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