Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Commento alle Letture

Lunedì 02 maggio 2005

Una corsa ad ostacoli

All'inizio della celebrazione cantiamo che Cristo risorto non muore più, che la morte non ha più potere su di lui; così ci introduciamo, rafforzati nella speranza, nella liturgia che ci offre particolari spunti di riflessione. Assistiamo alla conversione di una commerciante di porpora, ci muoviamo in una danza di lode con il salmista che ci ricorda quanto il Signore ama il suo popolo e finalmente arriviamo alla proclamazione del Vangelo, che in un primo momento sembra assorbire tutta l'energia positiva della parola precedente. Il Signore non vuole spaventarci, ma prepararci ad affrontare con fede e coraggio la lotta ad un male che è alimentato da uno spirito di menzogna; a tal punto che il disprezzo e l'odio contro il fratello diventa per alcuni offerta ad un dio che si "nutre" di sangue innocente! Se il nostro cuore protende naturalmente al bene, il verificarsi di queste situazioni ci sembra assurdo; ma per chi non vigila e non riconosce il suo posto davanti a Dio, non è impossibile orientarsi gradualmente all'irreale, a ciò che succhia linfa vitale e fa morire prima che il cuore cessi di battere. Per questo il Signore ci invita alla perseveranza, a prendere fiato per superare l'affanno di una corsa ad ostacoli, perché tale è la nostra vita... "Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio" (Gv. 15 26-27). Non siamo soli, cominciamo a ripetercelo come messaggio che ci accompagnerà per tutta la settimana fino all'Ascensione. Non siamo soli perché il Signore ci aspetta ogni giorno alla mensa per incontrarci e donarsi, per darci la forza di cui abbiamo bisogno; il "...sacrificio eucaristico, che abbiamo offerto e ricevuto, santifichi il tuo popolo, Signore, perché in piena comunione con te, collabori con tutte le forze all'edificazione del tuo regno". (dopo Com.)


Apoftegmi - Detti dei Padri

L'Abba Antonio disse: Come i pesci, se restano per lungo tempo a secco, muoiono, così anche i monaci, se restano a lungo fuori della cella o si trattengono con la gente profana, vengono distolti dalla meditazione che si sono prefissi.


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IL LAVORO MANUALE QUOTIDIANO

Dal 1° ottobre fino all'inizio della Quaresima si dedichino alla lectio sino a tutta l'ora seconda; all'ora seconda si celebri Terza e poi sino a nona tutti si occupino nei lavori loro assegnati. Al primo segnale dell'ora Nona ognuno lasci il suo lavoro e si tenga pronto per il secondo segnale. Dopo il pasto poi si dedichino alla lectio o allo studio dei salmi.


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