preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Non è da annoverare tra le feste la celebrazione di oggi, viene infatti denominata commemorazione. Andrebbe precisato, anche se facilmente lo si intuisce, che noi, come chiesa ancora in cammino, ricordiamo i defunti che ancora non sono iscritti nella schiera dei santi nella pienezza della gloria. Ci poniamo infatti in preghiera per le anime purganti, per tutte quelle anime che supponiamo, senza conoscerne l'identità e il numero, sono in Purgatorio nell'attesa di essere liberate dalle loro pene ed essere accolte per sempre tra i santi. Tali pene sono temporanee, a confronto di quelle delle anime dannate che resteranno in eterno nel fuoco inestinguibile. I suffragi che noi con le nostre preghiere offriamo a Dio per le anime purganti, impetrando per loro i meriti di Cristo redentore, accolte dal Signore, nella sua infinita misericordia, concorrono ad abbreviare la loro permanenza in Purgatorio e servono ad aprire loro le porte del Regno di Dio. Ciò avviene per la misteriosa, ma reale comunione che esiste tra noi pellegrini sulla terra e coloro che ci hanno preceduto in cielo. Come i Santi, che ieri abbiamo solennemente ricordato e celebrato, sono i nostri intercessori in cielo, noi lo diveniamo oggi per le anime purganti. Quello che facciamo è quindi un doveroso atto di squisita e grande carità fraterna, ma è anche un atto meritorio presso Dio ed una garanzia di essere ricambiati da questi nostri fratelli nella fede, che sicuramente, una volta dinanzi al trono di Dio, non smetteranno di impetrarci grazie e favori celesti. In questi giorni ci è consentito dalla chiesa, che è madre di misericordia per mandato divino, di lucrare, con le dovute disposizioni, le indulgenze, che sono doni gratuiti di grazia, che meritati da Cristo, possiamo devolvere a favore dei nostri cari defunti.
Un confratello andò dall'Abate Mosé a Sceta, chiedendogli un colloquio. Il vecchio gli rispose: Va', siedi nella tua cella e la tua cella ti insegnerà tutto.
IL LAVORO MANUALE QUOTIDIANO Nei giorni di Quaresima, dal mattino fino a tutta l'ora terza si dedichino alla lectio divina e poi si occupino nei lavori loro assegnati fino a tutta l'ora decima. E in questi giorni di Quaresima tutti ricevano uno dei codici in cui è divisa la Bibbia e lo leggano di seguito e per intero; tali codici devono essere distribuiti all'inizio della Quaresima.
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