preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)
Gesù è venuto a portare la legge dell'amore, che non è in contraddizione con l'antica legge mosaica ma la porta a compimento, soprattutto alla luce del suo mistero di passione e resurrezione. Gesù è interpellato su una controversia proprio della legge mosaica in una questione che ancor'oggi non ha trovato, nel popolo ebraico, una risposta definitiva. Gesù risponde non enunciando nuovi principi e neanche dando delle leggi nuove; va più in profondità e cerca il vero valore fondante di tutte le prescrizioni. In questa prospettiva, le norme mosaiche sono state necessarie come risposta al peccato di superbia dell'uomo. Gesù, allora interpella le Sacre Scritture e trova la risposta nel libro della Genesi, perché è lì dove si scopre qual è il progetto originario del Padre nella creazione. Per il mondo ebraico ciò significa che Gesù cerca, nell'indicazione della Genesi, un'autorità maggiore rispetto alla legge mosaica, che è successiva; per noi invece significa anche andare alla radicalità dell'essere uomo. In questo progetto si trova il fondamento del vincolo matrimoniale. La legge dell'amore di Cristo, applicata al rapporto nuziale significa scoprirne la sua vera essenza nell'unione sponsale come l'ha voluta Dio stesso. Il formare l'unica carne, come è esplicitamente detto nel libro della Genesi, fonda l'indissolubilità matrimoniale che è fuori dall'arbitrio delle leggi umane. Non è inopportuno, poi l'inserimento del brano dell'accoglienza dei piccoli proprio quando Gesù ci insegna la totalità dell'amore coniugale che per essere vero deve essere anche fedele. Per noi accettare i bambini come segno del Regno di Dio, significa richiamare le qualità dell'amore che per essere vero e sincero è sempre aperto alla vita. Le qualità dell'amore coniugale, fondate sull'indissolubilità, sulla fedeltà e appunto sull'apertura alla vita per il bene dei coniugi si trovano tutte in questo brano evangelico che richiama il progetto primordiale del Padre. Alla durezza del cuore Gesù risponde con l'amore totale e completo che coinvolge tutti gli aspetti dei rapporti umani. Ciò è quanto è richiesto a noi, che dobbiamo essere pronti all'accoglienza della vita materiale o spirituale.
Non appena ti levi dopo il sonno, subito, in primo luogo, la tua bocca renda gloria a Dio e intoni cantici e salmi poiché la prima preoccupazione alla quale lo spirito si apprende fin dall'aurora, esso continua a macinarla come una mola per tutto il giorno, sia grano, sia zizzania. Perciò sii sempre il primo a gettar grano, prima che il tuo nemico getti zizzania.
I SETTIMANARI DI CUCINA I fratelli si servano a vicenda e nessuno venga dispensato dal servizio di cucina, a meno che non sia malato o occupato in cose di maggiore utilità, perché in tal caso si acquista una più grande ricompensa e un aumento di carità. Ai più deboli si diano degli aiutanti, affinché non svolgano il servizio di malumore; anzi abbiano tutti degli aiuti, secondo i bisogni della comunità e la posizione del luogo. Se la comunità è numerosa, il cellerario sia dispensato dal lavoro di cucina e così pure chi - come abbiamo detto - fosse occupato in cose di maggiore utilità; tutti gli altri si servano vicendevolmente nella carità.
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