VENERDÌ SANTO
"IN PASSIONE DOMINI"
1. In questo giorno e nel
giorno seguente, la Chiesa, per antichissima tradizione, non celebra
l'Eucaristia.
2. L'altare è interamente
spoglio: senza croce, senza candelieri e senza tovaglie.
3. Nelle ore pomeridiane di
questo giorno, e precisamente verso le tre - a meno che, per
motivi pastorali, non si ritenga opportuno spostare l'orario a più
tardi - ha luogo la celebrazione della Passione del Signore.
Celebrazione
della Passione del Signore
4. La celebrazione si svolge
in tre momenti: Liturgia della Parola, Adorazione
della Croce, Comunione eucaristica.
In questo giorno la santa
comunione ai fedeli viene distribuita soltanto durante la
celebrazione della Passione del Signore; ai malati, che non
possono prendere parse a questa celebrazione, si può portare la
comunione in qualunque ore del giorno.
Il sacerdote e il diacono
indossano le vesti di color rosso, come per 1a Messa.
Si recano poi all'altare e,
fatta la debita riverenza, si prostrano a terra o, secondo
l'opportunità, s'inginocchiano. Tutti, in silenzio, pregano per
breve tempo.
5. Quindi il sacerdote con i
sacri ministri si reca alla sede.
Rivolto al popolo e senza
premettere l'invito Preghiamo, dice, a mani giunte, l'orazione,
scegliendo una di quelle qui riportate:
ORAZIONE
Ricordati, Padre, della tua misericordia;
santifica e proteggi sempre questa tua famiglia, per la quale
Cristo, tuo Figlio, inauguro nel suo sangue il mistero pasquale.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R.
Amen.
Parte prima
LITURGIA DELLA
PAROLA
6.
Tutti seggono. Si proclama
la prima lettura dal libro del profeta Isaia (52,13
- 53, 12) con il suo salmo.
7. Segue la seconda lettura
dalla lettera agli Ebrei (4,
14-16; 5, 7-9) e il canto al
Vangelo.
8. Come terza lettura, si
legge la narrazione della Passione del Signore secondo Giovanni (18,
1 - 19, 42). La
proclamazione si svolge nel modo indicato per la domenica
precedente.
9. Dopo la lettura della
Passione del Signore si tiene, secondo l'opportunità, una breve
omelia.
PREGHIERA
UNIVERSALE
10. La Liturgia della Parola
si conclude con la preghiera universale in questo modo: il
sacerdote, stando alla sede o, secondo l'opportunità,
all'ambone o all'altare, pronunzia, a mani giunte, l'esortazione
con la quale viene indicate l'intenzione della preghiera.
Quindi tutti per breve tempo
pregano in silenzio, poi il sacerdote, allargando le braccia, dice
l'orazione.
11. Per tutto il tempo della
preghiera universale, i fedeli possono rimanere in ginocchio o in
piedi.
12. In cave di grave
necessita pubblica, l'Ordinario del luogo può permettere o
stabilire che si aggiunga una speciale intenzione.
I. Per la chiesa
Preghiamo, fratelli carissimi, per la santa
chiesa di Dio: Signore le conceda unità e pace, la protegga su
tutta la terra, e doni a noi, in una vita serena e tranquilla, di
render gloria a Dio Padre onnipotente.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, che hai rivelato in
Cristo la tua gloria a tutte le genti, custodisci l'opera della
tua misericordia, perché la tua Chiesa, diffusa su tutta la
terra, perseveri con saldezza di fede nella confessione del tuo
nome. Per Cristo nostro Signore.
II. Per il Papa
Preghiamo il Signore per il nostro santo padre
Giovanni Paolo II: il Signore Dio nostro, che lo ha scelto
nell'ordine episcopale, gli conceda vita e salute e lo conservi
alla sua santa Chiesa, come guida e pastore del popolo santo di
Dio.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, sapienza che regge
l'universo, ascolta la tua famiglia in preghiera, e custodisci con
la tua bontà il papa che tu hai scelto per noi, perché il popolo
cristiano, da te affidato alla sua guida pastorale, progredisca
sempre nella fede. Per Cristo...
III. Per tutti gli ordini sacri e per tutti i
fedeli
Preghiamo per il nostro Vescovo N., per tutti i
Vescovi, sacerdoti e diaconi, per tutti coloro che svolgono un
ministero nella Chiesa e per tutto il popolo di Dio.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno che con il tuo Spirito
guidi e santifichi tutto il corpo della Chiesa, ascolta le
preghiere che ti rivolgiamo perché secondo il dono della tua
grazia tutti i membri della comunità nel loro ordine e grado ti
possano fedelmente servire. Per Cristo nostro Signore. R..
Amen.
IV. Per i catecumeni
Preghiamo per i [nostri] catecumeni il Signore,
Dio nostro, illumini i loro cuori e apra loro la porta della sue
misericordia, perché mediante l'acqua del Battesimo ricevano il
perdono di tutti i peccati e siano incorporati in Cristo Gesù,
nostro Signore.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, che rendi la tua
Chiesa sempre feconda di nuovi figli, aumenta nei [nostri]
catecumeni l'intelligenza della fede, perché, nati a vita nuova
nel fonte battesimale, siano accolti fra i tuoi figli di adozione.
Per Cristo nostro Signore. R Amen.
V. Per l'unità dei cristiani
Preghiamo per tutti i fratelli che credono in
Cristo: il Signore Dio nostro conceda loro di vivere la verità
che professano e li raduni e li custodisca nell'unica sua Chiesa.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, che riunisci i
dispersi e li custodisci nell'unita, guarda benigno al gregge del
tuo Figlio, perché coloro che sono stati consacrati da un solo
Battesimo formino una sola famiglia nel vincolo dell'amore e della
vera fede. Per Cristo nostro Signore. R. Amen
VI. Per gli Ebrei
Preghiamo per gli Ebrei: il Signore Dio nostro,
che un tempo parlo ai loro padri, li aiuti a progredire sempre
nell'amore del suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, che hai fatto le tue
promesse ad Abramo e alla sua discendenza, ascolta benigno la
preghiera della tua Chiesa, perché quello che un tempo fu il tuo
popolo eletto possa giungere alla pienezza della redenzione. Per
Cristo nostro Signore. R. Amen.
VII. Per i non cristiani
Preghiamo per coloro che non credono in Cristo,
perché illuminati dallo Spirito Santo, possano entrare anch'essi
nella via della salvezza.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, fa' che gli uomini
che non conoscono il Cristo possano conoscere la verità
camminando alla tua presenza in sincerità di cuore, e a noi tuoi
fedeli concedi di entrare profondamente nel tuo mistero di
salvezza e di viverlo con una carità sempre più grande tra noi,
per dare al mondo una testimonianza credibile del tuo amore. Per
Cristo nostro Signore. R. Amen.
VIII. Per coloro che non credono in Dio
Preghiamo per coloro che non credono in Dio,
perché, vivendo con bontà e rettitudine di cuore, giungano alla
conoscenza del Dio vero.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, tu hai messo nel
cuore degli uomini una cosi profonda nostalgia di te, che solo
quando ti trovano hanno pace: fa' che, al di la di ogni ostacolo,
tutti riconoscano i segni della tua bontà e, stimolati dalla
testimonianza della nostra vita, abbiano la gioia di credere in
te, unico vero Dio e padre di tutti gli uomini. Per Cristo nostro
Signore. R. Amen.
IX. Per i governanti
Preghiamo per coloro che sono chiamati a
governare la comunità civile, perché il Signore nostro Dio
illumini la loro mente e il loro cuore a cercare il bene comune
nella vera libertà e nella vera pace.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, nelle tue mani sono
le speranze degli uomini e i diritti di ogni popolo: guarda
benigno a coloro che ci governano, perché, con il tuo aiuto,
promuovano su tutta la terra una pace duratura, il progresso
sociale e la liberta religiosa. Per Cristo nostro Signore. E.
Amen.
X. Per i tribolati
Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre
onnipotente, perché liberi il mondo da ogni disordine: allontani
le malattie, scacci la fame, renda libertà ai prigionieri,
giustizia agli oppressi, conceda sicurezza a chi viaggia, il
ritorno ai lontani da casa, la salute agli ammalati, ai morenti la
salvezza eterna.
Preghiera in silenzio; poi
il sacerdote continua:
Dio onnipotente ed eterno, conforto degli
afflitti, sostegno dei tribolati, ascolta il grido dell'umanità
sofferente, perché tutti si rallegrino di avere ricevuto nelle
loro necessita il soccorso della tua misericordia. Per Cristo
nostro Signore. R. Amen.
Parte
seconda
ADORAZIONE DELLA
SANTA CROCE
14. Terminata la preghiera
universale, ha luogo la solenne adorazione della Croce.
Per il rito della
<<ostensione>> della Croce, vengono proposte due
forme: si scelga la più adatta alle esigenze pastorali).
OSTENSIONE DELLA
CROCE
Prima forma:
15. Si porta all'altare la
Croce velata; l'accompagnano due ministranti con le candele
accese.
Il sacerdote, in piedi
davanti all'altare, riceve la Croce: scopre alquanto la parse
superiore e, elevando la Croce, invita i presenti all'adorazione
con le parole Ecce lignum Crucis (nel canto e aiutato dal diacono,
oppure, se e il cave, dalla schola). Tutti rispondono: Venite,
adoremus.
Terminato il canto, tutti
s'inginocchiano e fanno una breve orazione in silenzio, mentre il
sacerdote, in piedi), tiene elevate la Croce.
Il sacerdote scopre poi il
braccio destro della Croce; elevando la Croce per la seconda
volta, ripete l'invito Ecce lignum Crucis e tutto si fa nel modo
indicato sopra.
Infine scopre interamente la
Croce; elevandola, per la terza volta rivolge l'invito Ecce lignum
Crucis; e tutto si svolge come la prima volta.
16. Il sacerdote,
accompagnato da due ministranti con le candele accese, porta la
Croce sul limitare del presbiterio o in altro luogo adatto: quivi
la depone al suolo, oppure l'affida ai ministranti, che la tengono
diritta. A destra e a sinistra della Croce si pongono i candelieri
con le candele accese. Si svolge quindi l'adorazione della Croce,
nel modo indicato al N. 18.
Seconda forma:
17. Il sacerdote, o il
diacono, con i ministranti - oppure un altro ministro idoneo - si
reca alla porta della chiesa.
Quivi riceve la Croce non
velata: i ministranti portano i candelieri accesi. Si forma la
processione che, attraverso la chiesa, giunge nel presbiterio.
Chi porta la Croce fa una
sosta presso la porta, in mezzo alla chiesa e davanti all'ingresso
del presbiterio. Ogni volta innalza la Croce, invitando i present)
all'adorazione con le parole Ecce lignum Crucis e tutti
rispondono: Venite, adoremus. Dopo ogni risposta, tutti
s'inginocchiano e fanno una breve adorazione in silenzio. Chi
porta la Croce rimane in piedi, tenendola alquanto elevata.
Infine si depone la Croce
con i candelieri all'ingresso del presbiterio, nel modo indicato
sopra al n. 16.
Nel fare l'ostensione
della croce il sacerdote (cfr. sopra n.15) dice:
Ecce lignum Crucis, in quo salus mundi pependit.
Omnes R. Venite, adoremus
Oppure:
Ecco il legno della Croce, a cui fu appeso il
Cristo, Salvatore del mondo. R. Venite, adorimao
ADORAZIONE DELLA
SANTA CROCE
18. Il sacerdote, il clero e
i fedeli si recano processionalmente all'adorazione della Croce,
facendo davanti ad essa genuflessione semplice o un altro segno di
venerazione, (ad esempio baciando la Croce), secondo l'uso del
luogo.
Mentre si svolge
l'adorazione, si cantano l'antifona Adoriamo la tua Croce, i
Lamenti del Signore e l'Inno o si eseguono altri canti adatti;
restano seduti coloro che hanno compiuto l'adorazione.
19. Per l'adorazione, si
presenta un'unica Croce.
Se per il gran numero dei
fedeli non tutti possono accostarsi personalmente alla Croce, il
sacerdote, dopo che una buona parte dei fedeli ha compiuto
l'adorazione, prende la Croce e, stando in mezzo, davanti
all'altare, con brevi parole invita l'assemblea all'adorazione. La
tiene quindi elevata in alto per alcuni istanti, mentre i fedeli,
in silenzio, compiono l'adorazione.
20. Terminata l'adorazione,
la Croce viene portata all'altare, al suo posto. I candelieri con
le candele accese si pongono attorno all'altare o presso la Croce.
Parte terza
SANTA COMUNIONE
21. Si stende sull'altare
una tovaglia e vi si pongono sopra il corporale e il libro.
Il diacono o, in sue
assenza, lo stesso sacerdote, riporta il Santissimo Sacramento dal
luogo della reposizione all'altare, per il percorso più breve:
tutti rimangono in piedi in silenzio. Due ministranti con le
candele accese accompagnano il Santissimo Sacramento, : pongono
poi i candelieri presso o sopra l'altare.
22. Appena il diacono ha
deposto il Santissimo Sacramento sull'altare e ha scoperto la
pisside, il sacerdote si avvicina e, fatta la genuflessione, sale
all'altare.
Ad alta voce, con le mani
giunte, dice:
Obbedienti alla parole del Salvatore e formati
al suo divino insegnamento, osiamo dire, segue il Padre nostro e
come nella messa.
27.
Dopo la comunione dei fedeli
e un breve silenzio, il sacerdote dice la seguente orazione:
Preghiamo. Dio onnipotente ed eterno, che hai
rinnovato il mondo con la gloriosa morte e risurrezione del tuo
Cristo conserve in noi l'opera della tua misericordia, perché la
partecipazione a questo grande mistero ci consacri per sempre al
tuo servizio. Per Cristo nostro Signore. R.
Amen.
28. Per il congedo
dell'assemblea, il sacerdote, rivolto al popolo e stendendo le
mani sopra di esso, dice questa orazione:
Scenda, Signore, la tua benedizione su questo
popolo, che ha commemorato la morte del tuo Figlio nella speranza
di risorgere con lui; venga il perdono e la consolazione, si
accresca la fede, si rafforzi la certezza nella redenzione eterna.
R. Amen.
E l'assemblea si scioglie in
silenzio. A tempo opportuno si spoglia l'altare.
29. Coloro che hanno
partecipato alla solenne azione liturgica pomeridiana non sono
tenuti alla recita del Vespro.
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