Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Letture del giorno

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Lunedì 31 luglio 2028

Antifona d'Ingresso

Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, * e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. (Fil 2, 10-11)

Colletta

O Dio, che hai chiamato sant'Ignazio [di Loyola] a operare nella Chiesa per la maggior gloria del tuo nome, concedi anche a noi, con il suo aiuto e il suo esempio, di combattere in terra la buona battaglia della fede per ricevere con lui in cielo la corona dei santi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ger 28, 1-17

Dal libro del profeta Geremia.
In quell'anno, all'inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell'anno quarto, nel quinto mese, Ananìa, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo: "Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia! Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. Farò ritornare in questo luogo – oracolo del Signore – Ieconìa, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia".
Il profeta Geremìa rispose al profeta Ananìa, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo, che stavano nel tempio del Signore. Il profeta Geremìa disse: "Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai profetizzato, facendo ritornare gli arredi nel tempio e da Babilonia tutti i deportati. Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire a te e a tutto il popolo. I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi profetizzarono guerra, fame e peste contro molti paesi e regni potenti. Il profeta invece che profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà".
Allora il profeta Ananìa strappò il giogo dal collo del profeta Geremìa, lo ruppe e disse a tutto il popolo: "Così dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni". Il profeta Geremìa se ne andò per la sua strada.
Dopo che il profeta Ananìa ebbe rotto il giogo che il profeta Geremìa portava sul collo, fu rivolta a Geremìa questa parola del Signore: "Va' e riferisci ad Ananìa: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno, ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno".
Allora il profeta Geremìa disse al profeta Ananìa: "Ascolta, Ananìa! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna; perciò dice il Signore: Ecco, ti faccio sparire dalla faccia della terra; quest'anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione al Signore". In quello stesso anno, nel settimo mese, il profeta Ananìa morì.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 118

RIT: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Non togliere dalla mia bocca la parola vera,
perché spero nei tuoi giudizi.

  RIT: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Si volgano a me quelli che ti temono
e che conoscono i tuoi insegnamenti.
Sia integro il mio cuore nei tuoi decreti,
perché non debba vergognarmi.

  RIT: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

I malvagi sperano di rovinarmi;
io presto attenzione ai tuoi insegnamenti.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu a istruirmi.

  RIT: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Non di solo pane vive l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Alleluia.

Vangelo

Mt 14, 13-21 (B-C)
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.
Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare". Ma Gesù disse loro: "Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare". Gli risposero: "Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!". Ed egli disse: "Portatemeli qui".
E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

ANNO A (Mt 14,22-36)
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: "È un fantasma!" e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: "Coraggio, sono io, non abbiate paura!".
Pietro allora gli rispose: "Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque". Ed egli disse: "Vieni!". Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!". E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?".
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: "Davvero tu sei Figlio di Dio!".
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La chiamata del Signore segna l'inizio di una vita nuova, in cui sono necessari sacrificio e saggezza. Con sant'Ignazio, con abbandono filiale, diciamo:

Fa' che amiamo la tua volontà , o Padre.

Perché ogni cristiano senta la gioia e la responsabilità di essere parte viva della Chiesa. Preghiamo:

Perché i laici, in particolare riscoprano la bellezza e la grandezza della loro vocazione in Cristo. Preghiamo:

Perché, attraverso la testimonianza dei cristiani, il mondo sperimenti la potenza della risurrezione di Cristo. Preghiamo:

Perché cultura e vangelo tornino a incontrarsi e a dialogare per il bene dell'umanità. Preghiamo:

Perché ognuno di noi scopra la saggezza che rende disposti a perdere tutto per incontrare Cristo. Preghiamo:

Per chi tenta di uscire da una situazione di peccato.
Per le case di preghiera della nostra diocesi.

Padre, che sovrintendi alla costruzione della città terrena come di quella celeste, accogli le nostre invocazioni, perché possiamo preparare un futuro migliore e sempre più vicino al tuo regno. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Ti siano gradite, Signore Dio, le offerte che ti presentiamo nella memoria di sant'Ignazio, e fa' che i divini misteri, sorgente di ogni santità nella Chiesa, santifichino anche noi nella verità. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli hanno consacrato la vita a Cristo, * noi celebriamo la mirabile opera della tua provvidenza, * che richiama l'uomo alla santità dell'origine + e gli fa pregustare i doni per lui preparati nel mondo nuovo. ** E noi, uniti agli angeli e ai santi, * con voce unanime + cantiamo senza fine l'inno della tua gloria: **

Antifona alla Comunione

«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, * e quanto vorrei che fosse già acceso!», dice il Signore. (Lc 12, 49)

Dopo la Comunione

Il sacrificio di lode che ti abbiamo offerto, o Signore, in rendimento di grazie nella memoria di sant'Ignazio, orienti la nostra vita alla lode perenne del tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

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