Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

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Letture del giorno

Sabato 17 maggio 2008

Antifona d'Ingresso

Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)

Colletta

O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 3, 1-10

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo: tutti infatti pecchiamo in molte cose.
Se uno non pecca nel parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota.
Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco, il mondo del male! La lingua è inserita nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geènna.
Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dall'uomo, ma la lingua nessuno la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. Dalla stessa bocca escono benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 11

RIT: Tu, o Signore, ci proteggerai per sempre.

Salvami, Signore! Non c'è più un uomo giusto;
sono scomparsi i fedeli tra i figli dell'uomo.
Si dicono menzogne l'uno all'altro,
labbra adulatrici parlano con cuore doppio.

  RIT: Tu, o Signore, ci proteggerai per sempre.

Recida il Signore le labbra adulatrici,
la lingua che vanta imprese grandiose,
quanti dicono: «Con la nostra lingua siamo forti,
le nostre labbra sono con noi:
chi sarà il nostro padrone?».

  RIT: Tu, o Signore, ci proteggerai per sempre.

Le parole del Signore sono parole pure,
argento separato dalle scorie nel crogiuolo,
raffinato sette volte.
Tu, o Signore, le manterrai,
ci proteggerai da questa gente, per sempre.

  RIT: Tu, o Signore, ci proteggerai per sempre.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Si aprirono i cieli e si udì la voce del Padre:
«Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!».

Alleluia.

Vangelo

Mc 9, 1-12
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù si manifesta glorioso per preparare gli apostoli alla sua passione e morte. Con animo grato, diciamo:

Sostieni, Signore, la nostra debolezza.

Perché gli uomini scorgano nel creato la manifestazione della grandezza e della gloria di Dio. Preghiamo:

Perché nessuno si scandalizzi del volto umano e fragile della Chiesa, ma tutti ricerchino in lei i numerosi segni della presenza del Cristo. Preghiamo:

Perché la partecipazione al banchetto eucaristico porti i credenti a trasfigurare sempre più ad immagine del Cristo risorto. Preghiamo:

Perché i predicatori del vangelo sappiano attingere nel silenzio e nella contemplazione del volto di Dio lo spirito di sapienza, per sostenere e animare la fede del popolo cristiano. Preghiamo:

Perché l'esperienza di ogni dolore ci porti a professare con maggiore convinzione la nostra fede in Gesù, figlio prediletto del Padre. Preghiamo:

Per le vocazioni alla vita contemplativa.
Per i non credenti del nostro quartiere.

Signore, Dio di bontà, che ci consoli in ogni nostra tribolazione, aiutaci a trovare nella gloria del Cristo risorto la forza per proclamarti unico Signore che salva e conduce tutti gli uomini alla vita eterna. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

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