Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
08 - 14 Settembre 2013
Tempo Ordinario XXIII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno I, Salterio: sett. 3

I Santi del giorno

Domenica 08 settembre 2013

Natività della Beata Vergine Maria

Festa (Festa)

BIOGRAFIA

Verso la metà del sec. VII, quattro grandi feste mariane (Purificazione, Annunciazione, Assunzione, Natività di Maria) già celebrate in oriente, entravano nella liturgia romana e venivano celebrate con solennità. Il "Liber Pontificalis" riferisce in merito una costituzione del pontefice Sergio I (687-701). La Natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della Salvezza. Aurora che precede il sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la grazia del Salvatore. Potremmo dire che pur non conoscendo la data certa della sua nascita, questo è il giorno del "compleanno" della Vergine Maria.

MARTIROLOGIO

Festa della Natività della Beata Vergine Maria, nata dalla discendenza di Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe di re Davide, dalla quale è nato il Figlio di Dio fatto uomo per opera dello Spirito Santo per liberare gli uomini dall'antica schiavitù del peccato.

DAGLI SCRITTI...

Dai "Discorsi" di Sant'Andrea di Creta, Vescovo
Le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove
«Il termine della legge é Cristo» (Rm 10, 4). Si degni egli di innalzarci verso lo spirito ancora più di quanto ci libera dalla lettera della legge. In lui si trova tutta la perfezione della legge perché lo stesso legislatore, dopo aver portato a termine ogni cosa, trasformò la lettera in spirito, ricapitolando tutto in se stesso. La legge fu vivificata dalla grazia e fu posta al suo servizio in una composizione armonica e feconda. Ognuna delle due conservò le sue caratteristiche senza alterazioni e confusioni. Tuttavia la legge, che prima costituiva un onere gravoso e una tirannia, diventò, per opera di Dio, peso leggero e fonte di libertà. In questo modo non siamo più «schiavi degli elementi del mondo» (Gal 4, 3), come dice l'Apostolo, né siamo più oppressi dal giogo della legge, né prigionieri della sua lettera morta. Il mistero del Dio che diventa uomo, la divinizzazione dell'uomo assunto dal Verbo, rappresentano la somma dei beni che Cristo ci ha donati, la rivelazione del piano divino e la sconfitta di ogni presuntuosa autosufficienza umana. La venuta di Dio fra gli uomini, come luce splendente e realtà divina chiara e visibile, é il dono grande e meraviglioso della salvezza che ci venne elargito. La celebrazione odierna onora la nartività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento é l'incarnazione del Verbo. Infatti la Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio. La beata Vergine Maria ci fa godere di un duplice beneficio: ci innalza alla conoscenza della verità, e ci libera dal dominio della lettera, esonerandoci dal suo servizio. In che modo e a quale condizione? L'ombra della notte si ritira all'appressarsi della luce del giorno, e la grazia ci reca la libertà in luogo della schiavitù della legge. La presente festa é come una pietra di confine fra il Nuovo e l'Antico Testamento.
Mostra come ai simboli e alle figure succeda la verità e come alla prima alleanza succeda la nuova. Tutta la creazione dunque canti di gioia, esulti e partecipi alla letizia di questo giorno. Angeli e uomini si uniscano insieme per prender parte all'odierna liturgia. Insieme la festeggino coloro che vivono sulla terra e quelli che si trovano nei cieli. Questo infatti é il giorno in cui il Creatore dell'universo ha costruito il suo tempio, oggi il giorno in cui, per un progetto stupendo, la creatura diventa la dimora prescelta del Creatore.



Dai testi bizantini...

Oggi il Dio che siede sui troni spirituali si è preparato un trono santo sulla terra; Colui che nella sua sapienza ha stabilito i cieli, nel suo amore per gli uomini crea un cielo vivente... Ecco il giorno del Signore, rallegratevi popoli! Infatti la camera nuziale della luce, e il libro del Verbo di vita è uscita da un grembo. La porta dell'Oriente è nata e attende l'ingresso del gran Sacerdote, unica a introdurre nell'universo l'unico Cristo, per la salvezza delle nostre anime... La sterilità della nostra natura è abolita, perché una dona sterile è divenuta madre di colei che resterà vergine dopo la nascita del suo Creatore...

Dai testi bizantini...

La tua nascita, o Madre di Dio, annunciò gioia a tutta la terra: da te infatti è spuntato il sole di giustizia, Cristo Dio nostro. Avendo sciolto la maledizione, ci ha dato la benedizione; e, distrutta la morte, ci ha fatto dono della vita eterna.

Dal messale

La festa di origini orientali (sec. VI), celebrando Maria come aurora che annuncia la salvezza (cf. Is 62, 1) e precede il «sole che sorge dall’alto» (Lc 1, 78), segnala il primo avvento della pienezza del tempo (cf. Gal 4, 4). È a partire da questo giorno che venne fissata, retrocedendo di nove mesi esatti, la data per la solennità dell’Immacolata Concezione di Maria.