Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

[menu] [seleziona le letture da stampare]
 

Commento alle Letture

Sabato 18 marzo 2017

Tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.

E siamo quasi arrivati a primavera e al racconto del papà buono e del figliol prodigo. E anche noi, tutti attenti, come facevamo nella catechesi, mettiamoci in ascolto del racconto stupendo che ne fa Gesù: “Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse ala padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta!”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un Paese lontano, e là sperperò il suo patrimonio vivendo da dissoluto”. Per farla breve: questo bel giovanotto spese tutti i suoi soldi in divertimenti di ogni tipo, e alla fine si trovò in mezzo ad una strada, solo, senza pace e a stomaco vuoto; e non poteva prendere nemmeno le erbacce che mangiavano i porci, che egli portava al pascolo durante il giorno. Nell’estrema miseria rinsavì finalmente, e decise di tornare da suo padre per chiedergli perdono: "Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te, non sono più degno, di essere chiamato tuo figlio”. Così fece. Suo padre lo stava aspettando sulla porta di casa, e quando lo vide, da lontano gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. E poi organizzò una festa così bella, per questo suo figlio che era ritornato sano e salvo... ma il figlio maggiore si ingelosì e non voleva nemmeno rientrare in casa. Ma suo padre allora uscì a supplicarlo: “bisogna far festa e rallegrarsi perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato!”. Il Santissimo Padre Celeste Iddio ci perdona sempre con amore di misericordia ogniqualvolta ci allontaniamo da Lui con il peccato e poi ritorniamo a Lui in chiesa per confessarci. Egli è davvero ricco di misericordia per ognuno di noi!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anziano disse: «Se vuoi vivere, o uomo, secondo la legge di Dio, avrai per protettore l'autore stesso di quella legge».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

RIVERENZA NELLA PREGHIERA

Se, quando vogliamo presentare qualche richiesta ai potenti, non osiamo farlo se non con umiltà e rispetto, quanto più al Signore Dio dell'universo dobbiamo rivolgere le nostre suppliche in tutta umiltà e purezza di devozione! E noi sappiamo che saremo esauditi non per le molte parole, ma per la purezza del cuore e le lacrime di compunzione. Perciò la preghiera deve essere breve e pura, a meno che non venga prolungata per il fervore ispirato dalla grazia divina. Ma lÂ’orazione che si fa in comune sia assolutamente breve e, dato il segnale dal superiore, si alzino tutti insieme.


home  |  commento  |  letture  |  santi  |  servizi  |  archivio  |  ricerca  |  F.A.Q.  |  mappa del sito  |  indice santi  |  preghiere  |  newsletter  |  PDA  |  WAP  |  info


Questa pagina è in una versione adatta alla stampa, agli smartphone e ai PDA.
URL: https://liturgia.silvestrini.org/p/commento/2017-03-18.html
Versione completa online:
https://liturgia.silvestrini.org/commento/2017-03-18.html

i-nigma smart code
SmartCode: https://www.i-nigma.com/