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LITURGIA DELLA SETTIMANA
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20 Aprile 2003
Domenica di Pasqua
Grande Veglia Pasquale |
Ex antiquissima traditione, ista nox est observabilis Domino, et Vigilia quae in ea
celebratur, noctem sanctam commemorando qua Dominus resurrexit, habetur
ut "mater omnium sanctarum vigiliarum".
Tota celebratio Vigiliae paschalis peragitur noctu, symbolis et ritibus
perficitur, quae
amplitudine et dignitate ipsis consona peragi debent, ita ut fideles eorum sensum
attingere possint, monitionibus et orationibus etiam insinuatum.
Missa Vigiliae est Missa paschalis dominicae Resurrectionis.
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Una lunga veglia notturna, un fuoco che arde nel
buio della notte, un cero che squarcia le tenebre, tutta la storia
dell'umanità raccontata da Dio stesso agli uomini, un canto di
giubilo, un inno di Gloria, mai così opportuno, ed è mattino,
luce piena, è la Pasqua di Risurrezione. Una luce e un mattino
che da sempre l'uomo attende, da quando ha avuto la prima
percezione del peccato e la certezza di non essere stato
abbandonato dal suo Dio. I tunnel e i meandri della vita, i
peccati degli uomini scavano tombe e sepolcri per i viventi e
nulla rende più tetra l'esistenza del male che s'incarna nel
cuore, rendendolo incapaci di palpiti di amore o che l'acceca
fino ad oscurargli il vero bene. Una tragedia che avrebbe seminato
solo morte se Dio non avesse ricambiato l'offesa con
l'infinita misericordia ed il perdono dandoci il suo Figlio da
immolare sulla croce. Questa è la Pasqua dei credenti, il felice
ritorno dalle tombe, la luce nuova che illumina gli inferni
costruiti sulla terra, la pace già compromessa dall'odio. La
fratellanza riscoperta con il dono della vita e le lacrime
asciugate con il sorriso del Vivente. Cristo è la Pasqua! E'
Lui che ci dà gioia, è Lui il motivo perenne della festa. Ormai
il male è uscito per sempre dai sepolcri, la morte ha ritrovato
finalmente la sua vita e il peccato è stato cancellato
dall'Amore. Buona pasqua a Tutti, cari amici, doniamoci la gioia
che solo Cristo ci sa dare!
Non
è qui è resuscitato
E lannuncio che aspettavamo, ancora siamo
increduli per la sua straordinaria bellezza. Parole umane non possono esprimere
questo
dilatarsi di cuori, la gioia di tale certezza! Forse il silenzio è la risposta migliore
di fronte a tanta bellezza, il silenzio per contemplare questa luce, un silenzio di
stupore, di adorazione e di commozione. La luce della Resurrezione ci riempie di
felicità, fa sparire tutte le ombre che così foscamente si erano addensate nei giorni
precedenti, quando Gesù parlava di questo evento con parole che allora sembravano
incomprensibili ed ora brillano di nuova luce. Questa luce rischiara la Passione che
Cristo ha subito e consola anche noi che ricordiamo queste ore drammatiche e possiamo
sopportarle solo per la certezza della Resurrezione. Trasformiamo quindi lo stupore di
Pietro nel vedere il sepolcro vuoto nella nostra gioia per vedere i cuori pieni. Sappiamo
bene cosa significa la gioia della Resurrezione e come possa essere vera gioia ! Sappiamo
che questo significa un nostro impegno quotidiano nella vita di tutti i giorni che sembra
non avere luci di riferimento, quando non punta su traguardi eterni e vanno oltre le mode,
oltre i nostri egoismi, oltre il tempo.
Come è bella questa notte in cui avviene l'incontro
col nostro Salvatore; come è gloriosa, cara e bella; in essa si
radunano giovani e vecchi, portando lampade e cantando inni; il
battesimo è pronto come una sposa gloriosa e dà la vita a
coloro che vi si tuffano e rinascono, alleluia, dal suo seno
puro.
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