Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
15 - 21 Febbraio 2004
Tempo Ordinario VI, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Domenica 15 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-15.html

VI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde

LETTURE: Ger 17, 5-8; Sal 1; 1 Cor 15, 12. 16-20; Lc 6, 17. 20-26.

Commento: Beati voi!

È innato nel cuore dell'uomo il desiderio della felicità, anche se onestamente diciamo a mo' di proverbio che essa non è di questo mondo. Il vangelo parla di beatitudini e ciò ci trasferisce subito in una sfera non più solo umana. Gesù dal monte detta la carta magna del cristianesimo. Ci sconvolge, perché i motivi che egli pone come condizione della nostra possibile beatitudine contrasta radicalmente con la nostra mentalità. Egli comincia col proclamare beati i poveri. Noi, anche se in misura diversa, siamo invece affascinati dalla ricchezza, che non identifichiamo solo con il possesso del denaro e delle cose di questo mondo, da cui speriamo di trarre vantaggi. Accentua il contrasto quando Gesù dice che se abbiamo fame saremo beati, se piangiamo saremo consolati, se odiati e respinti dagli uomini saremo beati. A noi invece piace il benessere, la tranquillità, la gioia, il prestigio, gli onori e proclamiamo beati coloro che possono goderne. Tutto questo, tra l'altro, noi lo vorremmo in pienezza e subito. Gesù parla di una ricompensa che non è mai immediata, ma sempre da goderne in futuro, in uno stato di vita molto diverso da quello che conduciamo in questo mondo. Vuole dirci indirettamente che solo alla luce della fede e ai bagliori della croce vanno lette e vissute quelle beatitudini. Ci sollecita a scelte ardue e rischiose, ma anche ad un approdo finale di sicura ed eterna felicità. Ci invita a mettere a confronto valori diversi; alcuni visibili e fruibili immediatamente come il tempo, il denaro e tutte le umane sicurezze: altri nascosti agli occhi della carne, ma splendidi per chi gode della certezza della fede come l'eternità, la gioia senza fine e le ricchezze che non consumano mai, ma crescono e diventano fonte inesauribile di beatitudine. Occorre una particolare illuminazione della nostra anima per orientarci in modo sapiente. Abbiamo l'esempio dei Santi: loro hanno saputo scegliere senza esitazioni ed incertezze la via della croce, convinti di raggiungere la vera vita. Per questo la chiesa sempre più frequentemente ce li addita come modelli di vita cristiana.

Antifona d'Ingresso

Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
O Dio, Signore del mondo, che prometti il tuo regno ai poveri e agli oppressi e resisti ai potenti e ai superbi, concedi alla tua Chiesa di vivere secondo lo spirito delle beatitudini proclamate da Gesù Cristo, tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Ger 17, 5-8

Dal libro del profeta Geremia.
Così dice il Signore:
"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamarisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l'uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d'acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell'anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 1

RIT: Beato l'uomo che confida nel Signore.

Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

Seconda Lettura

1 Cor 15, 12. 16-20

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 6, 17. 20-26
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
"Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore Gesù è il principio della creazione nuova;
in lui ogni uomo si apre alla fiducia e alla speranza.
Con questo spirito rivolgiamo al Padre la nostra preghiera.

R. Venga il tuo regno, Signore.

Per la santa Chiesa pellegrina nel mondo,
perché nel fervore della sua fede e della sua testimonianza
sia lievito che fermenta la massa, preghiamo. R.

Per quanti soffrono a causa della violenza e dell'oppressione,
perché sia loro riconosciuto il diritto a costruire in piena dignità e uguaglianza
il loro futuro, secondo il piano di Dio, preghiamo. R.

Per gli uomini che hanno responsabilità educative e sociali,
perché promuovano la crescita integrale della persona umana,
aperta a Dio e ai fratelli, preghiamo. R.

Per quanti patiscono scandalo a causa della nostra scarsa coerenza,
perché mediante la nostra conversione
ritrovino fiducia nella potenza del Vangelo, preghiamo. R.

Per noi qui presenti,
perché la familiarità quotidiana con la parola di Dio
ci renda capaci di valutare con maturo discernimento
ciò che Dio vuole nelle concrete situazioni della vita, preghiamo. R.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera
e custodisci in noi i doni del tuo Spirito;
fà che ogni uomo conosca te, unico vero Dio,
e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30)
Oppure:
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)

—(oppure)—
"Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio", dice il Signore. (Lc 6, 20)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

Lunedì 16 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-16.html

VI Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: Gc 1, 1-11; Sal 118; Mc 8, 11-13.

Commento: I segni dal Cielo.

Sono in molti ad essere convinti che si Dio mostrasse la sua potenza e la sua presenza con segni e prodigi grandiosi e visibili, tutti crederebbero in Lui. La storia ci dimostra esattamente il contrario. Sin dal principio l'Onnipotente si è rivelato all'uomo in tutto il suo amore, in tutta la sua infinita grandezza. Dal nulla ha creato l'universo. Ha fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza. Ha mandato tra noi il suo Figlio unigenito, che ha compiuti segni e prodigi di ogni genere. Ha dato al mondo il segno più grande con la sua risurrezione. Ci garantisce ancora la sua presenza rinnovando sugli altari del mondo il suo perenne sacrificio. Eppure molti non credono, anzi lo rinnegano. Dinanzi all'ottusità e alla cattiveria umana non c'è segno che tenga. Per chi seguita a valer vedere solo con l'occhio della carne, rimangono sempre oscure ed invisibili le cose di Dio. Lo stesso creato con le sua meraviglie non parla più di Dio. Diventa una "cosa" nella sua ordinarietà e banalità. La ragione umana, anche la più illuminata non è mai in grado di sostituire la fede. occorre, per vedere i segni di Dio una luce speciale che solo Lui sa donarci. Così illuminati, ci accorgiamo, senza ombra di dubbio, che il Padre nostro che è nei cieli, continuamente si rende presente e visibile alle sue creature. La stessa somiglianza, di cui Egli ci ha dotato, di Lui ci parla. La stessa natura, con le sue meraviglie, a Lui ci conduce. Arriveremmo a dire anche noi con il poeta: "Dovunque il guardo giro immenso Dio ti vedo".

Antifona d'Ingresso

Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)

Colletta

O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 1, 1-11

Dalla lettera di san Giacomo apostolo.
Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella diaspora, salute.
Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza. E la pazienza completi l'opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.
Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare, mossa e agitata dal vento. Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore: è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni.
Il fratello di umile condizione sia fiero di essere innalzato, il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d'erba passerà. Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco nelle sue imprese appassirà.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 118

RIT: Venga a me la tua misericordia e avrò vita.

Prima di essere umiliato andavo errando,
ma ora osservo la tua promessa.
Tu sei buono e fai il bene:
insegnami i tuoi decreti.

Bene per me se sono stato umiliato,
perché impari i tuoi decreti.
Bene per me è la legge della tua bocca,
più di mille pezzi d'oro e d'argento.

Signore, io so che i tuoi giudizi sono giusti
e con ragione mi hai umiliato.
Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Alleluia.

VANGELO

Mc 8, 11-13
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: "Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno".
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l'altra riva.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

La risurrezione di Cristo è il grande segno della nostra fede. Con l'assistenza dello Spirito, chiediamo al Padre la semplicità e l'amore, dicendo:

Sostieni la nostra fede, Signore.

Perché la Chiesa testimoni la verità di Cristo rinunciando alla potenza esteriore, e, sostenuta dall'amore, cammini con gioia nella via dell'umiltà e della povertà. Preghiamo:

Perché i giovani non si lascino sedurre dalla tentazione della violenza ma scoprano nel comandamento dell'amore l'unica possibilità per la personale realizzazione. Preghiamo:

Perché chi vive nel dubbio e nell'incertezza si abbandoni fiduciosamente nel grembo di Dio, da cui ogni vita ha origine. Preghiamo:

Perché il popolo cristiano abbandoni ogni forma di superstizione, e creda unicamente nel Signore morto e risorto per tutti. Preghiamo:

Perché la nostra fede, nutrita dalla preghiera e dai sacramenti, sia sempre più vera e gioiosa e si esprima attraverso i numerosi carismi ricevuti gratuitamente per il bene di tutti. Preghiamo:

Perché non poniamo delle condizioni al Signore.
Per chi si è pentito dei delitti commessi.

O Dio, tu possiedi tutta la gloria e la potenza; eppure hai voluto manifestarti sotto le umili spoglie di un uomo povero e crocifisso. Aiutaci ad essere sereni nei nostri limiti e a godere dei doni che ci hai dato. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

Martedì 17 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-17.html

VI Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gc 1, 12-18; Sal 93; Mc 8, 14-21.

Commento: Il lievito dei farisei e di Erode.

«Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane». Gesù ammonisce i suoi. Anch'essi, nonostante la situazione di privilegio di cui godono, rischiano di assimilare la mentalità degli scribi e di Erode. Rischiano cioè l'incredulità e la smemoratezza. Sono stati testimoni oculari dei prodigi compiuti dal loro maestro e stanno lì a lamentarsi della mancanza del pane. Hanno visto come Gesù con pochi pani aveva sfamato una moltitudine di persone e ancora dubitano e temono di restarne senza. Ecco come subentra la superficialità nella nostra vita. Magari abbiamo goduto innumerevoli volte della provvidenza divina e poi alla prima difficoltà ci lasciamo prendere dal panico e dalla sfiducia. Ci sono di esempio gli ebrei che avevano fatto un punto di forza per la loro fede il raccontare ai propri figli quanto il Signore ha fatto per loro. Essi erano capaci di fare la teologia della storia per cui adornavano di grazia la scarna cronaca di ogni giorno e tutta le loro vicende. Così canta ul salmista: "Ha stabilito una testimonianza in Giacobbe, ha posto una legge in Israele: ha comandato ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli, perché le sappia la generazione futura, i figli che nasceranno. Anch'essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio, ma osservino i suoi comandi". È la forza della testimonianza, la catena della fede, il racconto del Dio presente ed operante nella vita del mondo e in quella di ognuno.

Antifona d'Ingresso

Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)

Colletta

O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 1, 12-18

Dalla lettera di san Giacomo apostolo.
Beato l'uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno. Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono; poi le passioni concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la morte.
Non ingannatevi, fratelli miei carissimi; ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c'è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 93

RIT: Beato l'uomo a cui insegni la tua legge, Signore.

Beato l'uomo che tu castighi, Signore,
e a cui insegni la tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura.

Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.

Quando dicevo: «Il mio piede vacilla»,
la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto.
Nel mio intimo, fra molte preoccupazioni,
il tuo conforto mi ha allietato.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.

VANGELO

Mc 8, 14-21
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Le preoccupazioni terrene spesso ci impediscono di comprendere il messaggio di Cristo. Memori di quanto egli ha fatto per noi, invochiamolo per la Chiesa e per il mondo. Diciamo insieme:

Apri i nostri occhi, Signore.

Perché la Chiesa sia memoria perenne dell'amore di Dio per ogni uomo, indicando a tutti i segni della sua presenza nel mondo. Preghiamo:

Perché l'ordine e la meraviglia del creato, i fiori dei campi e il volo degli uccelli, l'acqua che beviamo e l'aria che respiriamo ci richiamino la lode al Signore creatore e datore di ogni bene. Preghiamo:

Perché ogni gesto di amore e di comprensione porti gli uomini a riconoscere Dio fonte di carità e ad amarlo sopra ogni cosa. Preghiamo:

Perché l'abbondanza di cibo e di vestiario ci aiuti a ringraziare il Signore e a donare ai poveri qualche cosa di nostro. Preghiamo:

Perché questa eucaristia, che è rendimento di lode perfetta al Padre, sia il nostro grazie per il suo Figlio Gesù, morto e risorto per noi. Preghiamo:

Perché non si accusi mai Dio del male.
Perché la libertà dell'uomo non impedisca il piano di Dio.

Padre della luce che illumini ogni uomo, rischiara le tenebre che ci impediscano di riconoscere il volto fraterno del tuo Cristo che dona il suo corpo per la nostra salvezza. Egli è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

Mercoledì 18 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-18.html

VI Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: Gc 1, 19-27; Sal 14; Mc 8, 22-26.

Commento: Il cieco preso per mano.

Appaiono abbastanza evidenti le finalità che l'evangelista Marco si propone nel narrare ai suoi primi lettori, quasi certamente di origine pagana, l'episodio del vangelo odierno. Offre loro una bella immagine di ciò che fa il Signore con chi è cieco, privo cioè del dono della fede. Viene preso per mano: un gesto materno e paterno insieme, che esprime tenerezza e cura affettuosa verso una innata debolezza umana come quella della cecità. Gesù poi conduce fuori del villaggio il povero cieco e compie un gesto che ci ricorda la creazione, sparge della saliva su quegli occhi privi di luce e poi impone le mani. Gradualmente a tappe successive, come sta facendo Marco con i suoi convertiti, come fa la chiesa con i catecumeni e i battezzati, Gesù dona la vista al cieco. Disegna così il percorso della fede che viene calata in noi come un piccolo seme che deve però essere alimentato per farlo crescere fino a diventare orientamento sicuro alla nostra esistenza. Ci viene data anche una indicazione precisa: la fede è dono di Dio, e quella interiore illuminazione che ci consente di varcare i confini angusti della ragione e ci immerge con fiducia e sicurezza negli stessi misteri di Dio. Anche noi, benché cristiani adulti abbiamo spesso bisogno, come il cieco del Vangelo, di essere presi per mano e condotti o ricondotti alla bellezza e alla gioia della Verità. Diversamente si rischia, non solo il dubbio che ci può assalire come tentazione, ma addirittura il buio totale che ci disorienta completamente. La lampada va continuamente alimentata e l'olio di scorta sono le nostre buone azioni e soprattutto la preghiera, il migliore alimento alla nostra fede.

Antifona d'Ingresso

Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)

Colletta

O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 1, 19-27

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira. Infatti l'ira dell'uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi; perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a un uomo che guarda il proprio volto allo specchio: appena si è guardato, se ne va, e subito dimentica come era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 14

RIT: Signore, chi abiterà sulla tua santa montagna?

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Alleluia.

VANGELO

Mc 8, 22-26
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Il Signore dimentica il peccato dell'uomo e lo riconcilia a sè perché viva sempre nel suo perdono. Rinnovati dal suo amore, diciamo:

Salva il tuo popolo, Signore.

Nel tuo disegno di amore sai trasformare in bene anche il dolore e la colpa: fà sorgere nuovi cieli e nuova terra dove ogni creatura sia rigenerata. Preghiamo:

Hai dato la vista al cieco: apri gli occhi degli uomini perché vedano te, pastore che li guida al vero bene. Preghiamo:

Ti inserisci con gesti umani nella realtà di ogni giorno: aiuta i predicatori ad annunciare la tua parola per la concreta situazione di ogni uomo. Preghiamo:

Hai assunto in tutto la sofferenza dell'uomo: dimostrati padre e madre ai ragazzi che sono vittime del disaccordo e della separazione della famiglia. Preghiamo:

Sei morto per un'ingiusta sentenza: liberaci dal pronunciare giudizi e condanne con la bocca e col cuore. Preghiamo:

Per chi non ha ancora accolto completamente la verità di Cristo.
Per gli operatori di pace.

O Signore misericordioso, che per i meriti di un uomo giusto hai preservato l'umanità dalla distruzione: guarda ora al tuo cristo che viene tra noi. Per i suoi meriti, liberaci da ogni male e donaci la vita eterna. Lui è Dio e vive con te per i secoli eterni. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

Giovedì 19 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-19.html

VI Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: Gc 2, 1-9; Sal 33; Mc 8, 27-33.

Commento: La professione di Pietro e l'annuncio della passione.

Due eventi, due annunci, due confessioni quasi contrastanti tra loro. Pietro, per divina rivelazione, proclama solennemente che Gesù è il Cristo, l'Inviato del Padre. Gesù preannuncia la sua passione. Colui che viene riconosciuto da Pietro come Figlio di Dio, l'Unto del Signore, dovrà sottoporsi ad una crudele tortura fina alla morte e alla morte di croce. Al Cristo Pietro, e gli altri apostoli con lui, gli attribuivano, annessa alla sua missione di salvatore e redentore del mondo, forza e potenza soprannaturali; ne erano i diretti testimoni in molte occasioni diverse. Come credere allora che sarà riprovato dagli scribi e dai farisei e poi venire ucciso. Come conciliare potenza e sconfitta totale, il compito della redenzione e morte? Ecco che comincia a balenare lo scandalo della croce e il dubbio della fede nonostante la proclamazione della divinità del Cristo. Sono le arcane sorprese di Dio, i misteri che ci sconvolgono, l'amore che non ha misura e l'umiltà che giunge fino all'annientamento. Neanche la buona fede di Pietro può giungere a tali dimensioni che trascendono ogni logica umana. Il rimprovero che Gesù muove al suo Apostolo è più che meritato, ma avremmo una grande voglia di esprimere la nostra solidarietà al povero Pietro perché anche noi spesso pensiamo secondo gli uomini e non secondo Dio. La fede ha il suo velo e bisognerà attendere la luce radiosa della risurrezione perché il mistero della morte sia squarciato definitivamente e la gioia della vita abbia il suo trionfo. È questo il peso e la misura del peccato, è questa la misura dell'amore, il dono della vita. La passione è infatti l'amore che soffre e che s'immola, è gratuità e dono.

Antifona d'Ingresso

Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)

Colletta

O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 2, 1-9

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? Non sono loro che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi?
Certo, se adempite quella che, secondo la Scrittura, è la legge regale: «Amerai il prossimo tuo come te stesso», fate bene. Ma se fate favoritismi personali, commettete un peccato e siete accusati dalla Legge come trasgressori.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 33

RIT: Il Signore ascolta il grido del povero.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Mc 8, 27-33
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Illuminato dallo Spirito Santo, Pietro riconosce in Gesù il Messia promesso e atteso. Docili allo stesso Spirito, ci rivolgiamo al Padre, dicendo:

Ascoltaci, o Signore.

Perché la croce di Cristo sia per tutti i popoli segno vittorioso posto da Dio per la salvezza del mondo. Preghiamo:

Perché la Chiesa sia riconosciuta come l'arca santa dove tutti vengono accolti da Dio in un patto di eterna alleanza. Preghiamo:

Perché la comunità cristiana allarghi le braccia alla sofferenza e all'emarginazione stampate nel volto dei poveri, che più visibilmente assomigliano al Cristo rifiutato dagli uomini. Preghiamo:

Perché le coppie cristiane siano generose verso la vita, accogliendo con gioia l'invito del Creatore ad essere fecondi e moltiplicarsi. Preghiamo:

Perché il Cristo morto e risorto di questa eucaristia ci liberi dalla tentazione della facile richiesta di miracoli, e ci aiuti a vivere con fede la difficoltà di ogni giorno. Preghiamo:

Per la Chiesa oppressa e perseguitata.
Per chi vive nel proprio copro la passione del Signore.

O Dio, che hai inviato nel mondo il tuo Figlio che si è reso solidale con noi in tutto, fuorché nel peccato, rendici vicini e solidali gli uni verso gli altri, per giungere insieme alla beata risurrezione. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

Venerdì 20 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-20.html

VI Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: verde

LETTURE: Gc 2, 14-24. 26; Sal 111; Mc 8, 34-39.

Commento: Salvare o perdere la vita.

Il Signore Gesù, dopo aver annunciato la sua prossima passione e morte e segnato così la via della redenzione e della salvezza, oggi detta ai suoi la stessa via e le condizioni per seguirlo. È l'invito a percorrere il suo calvario: egli dice infatti: "«Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà". Prendere la croce significa abbracciare la vita ed amarla in tutte la sua probabili ed inevitabili vicende, spesso dolorose. Egli fa così dei cristiani i crociati per il suo regno. Candidati al calvario, ma resi ceri della risurrezione. In questo contesto comprendiamo la perenne tentazione di scansare ogni ostacolo, di salvare la nostra vita da ogni dolore, da ogni prova e riempirla invece di ogni umano benessere. È proprio così che la vita si perde immergendola nell'inganno della fragilità del tempo e delle cose. Così la vita resta senza futuro e delusa e mortificata nel presente. Perdere la vita con Cristo significa invece vivere la stesso sacrificio, portare ogni giorno con Lui la stessa croce nella certezza dei beni futuri, della vera salvezza, quella che ci immergerà nella beatitudine eterna. Così noi celebriamo la lunga e solenne messa della nostra vita facendola diventare un gioioso ritorno alla casa del Padre. Sono innumerevoli gli esempi dei martiri e dei semplici fedeli che hanno consumato l'esistenza in un continuo atteggiamento di offerta. Essi formano la schiera dei salvati, dei veri eroi, dei nostri modelli. Come una piovra ci attanagliano le cose della terra, che ci promettono felicità e benessere, ma ci legano al tempo, mentre siamo destinati all'eternità. Appesantiscono il nostro spirito, incapace di spiritualizzare l'esistenza. Cerchiamo affannosamente di costruirci con le nostre mani paradisi terrestri dove Dio non c'è mentre noi dovremmo sapere che ogni luogo, ogni situazione, ogni esistenza, se privata delle verità eterne e dei bagliori divini, diventa prima o dopo un inferno. Lì i desideri ardono, ma restano inappagati e l'infelicità totale degenera in odio inestinguibile. La croce ha il suo peso, ma conduce alla gioia senza fine!

Antifona d'Ingresso

Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)

Colletta

O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 2, 14-24. 26

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?
Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le sue opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? Vedi: la fede agiva insieme alle opere di lui, e per le opere la fede divenne perfetta. E si compì la Scrittura che dice: «Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come giustizia», ed egli fu chiamato amico di Dio.
Vedete: l'uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede. Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 111

RIT: La tua legge, Signore, è fonte di gioia.

Beato l'uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.

Felice l'uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vi ho chiamato amici, dice il Signore,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l'ho fatto conoscere a voi.

Alleluia.

VANGELO

Mc 8, 34-39
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c'è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Consapevoli che saremo giudicati sulla testimonianza attiva del vangelo, preghiamo il Padre, dicendo insieme:

Rendici testimoni del vangelo, Signore.

Accompagna, o Signore, il cammino degli uomini verso di te. Purifica la loro fede, in modo che a ciò che dicono, corrisponda ciò che fanno. Preghiamo:

Rendi, o Signore, la tua Chiesa fervida di opere sociali e caritative. Rendila attenta e sensibile a quei bisogni cui la società ancora non provvede. Preghiamo:

Libera, o Signore, i nostri governanti dalla litigiosità e dalla discordia. Concedi loro un cuore saggio e un atteggiamento costruttivo per il bene comune. Preghiamo:

Consola, o Signore, chi si trova a portare una croce pesante. Aiutalo a comprendere che la vita spesa per te, trasformerà il suo lutto in gioia. Preghiamo:

Fortifica, o Signore, la nostra comunità nella sequela del tuo Cristo. La serenità e la pace siano il frutto della fiducia che ha posto in lui. Preghiamo:

Per il rispetto delle minoranze etniche e religiose.
Per una testimonianza coraggiosa della fede.

Dio della salvezza, che ci chiami ad una testimonianza coraggiosa della nostra fede, aiutaci a portare apertamente e fieramente il nostro nome cristiano, perché Gesù tuo Figlio ci possa un giorno riconoscere davanti a te che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

Sabato 21 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-21.html

VI Settimana del Tempo Ordinario - Anno II - Colore: bianco

LETTURE: Gc 3, 1-10; Sal 11; Mc 9, 1-12.

Commento: Questi è il mio Figlio prediletto; ascoltatelo!

La croce, per Cristo, per noi che abbiamo scelto di seguirlo, non è un approdo finale, ma un passaggio inevitabile, ma fecondo. Oggi ci offre una squarcio di cielo perché possiamo comprendere senza ombra di dubbio, dove quella croce ci conduce. Gesù, dopo aver scelto tre testimoni qualificati, Pietro Giacomo e Giovanni, sale un monte, il Tabor, e lì avviene la trasfigurazione, la teofania, la rivelazione parziale della gloria di Dio, la vera meta che ci attende. L'occhio e o spirito umano finché restano legati al corpo, non sono in grado di vedere e godere in pienezza quella gloria e qual fulgore. È solo una anticipazione, ma più che sufficiente per i tre fortunati testimoni, per comprendere uno stato diverso e incomparabilmente migliore di ogni umana esperienza. Giunge poi ai loro orecchi la voce dello stesso Padre celeste che proclama ancora che quel Gesù, che dovrà subire il martirio della croce, è il suo Figlio prediletto. Aggiunge poi, per scansare definitivamente la tentazione non credere alle parole con le quali egli preannunciava il suo prossimo martirio, un imperativo: "Ascoltatelo!". Il Padre celeste si fa garante della Parole del suo Figlio. Vuole dirci che il martirio e la croce sono un suo progetto, un arcano disegno dettato dall'amore infinito che Egli vuole rivelare in Cristo. Comprendiamo così lo stupore e lo spavento di Pietro e dei suoi Apostoli. Comprendiamo anche la tentazione di voler saltare e scansare la salita dell'altro monte, del Calvario, e costruirsi tre tende in quella meravigliosa visione e in quello stato di pieno benessere. È anche nostra quella tentazione. Si nasconde nel cuore dei credenti. Induce a credere che un diritto è un acquisito la salvezza e un compenso gratuito la felicità eterna. Le tre tende di Pietro forse talvolta sono le nostre chiese, quando non predichiamo più Cristo crocifisso e vorremmo arbitrariamente condurre subito i nostri fedeli sul Tabor. È un inganno!

Antifona d'Ingresso

Sii per me una roccia di rifugio, * un luogo fortificato che mi salva. * Tu sei mia rupe e mia fortezza: * guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30, 3-4)

Colletta

O Dio, che hai promesso di abitare in coloro che ti amano con cuore retto e sincero, + donaci la grazia di diventare tua degna dimora. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Gc 3, 1-10

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo: tutti infatti pecchiamo in molte cose.
Se uno non pecca nel parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota.
Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco, il mondo del male! La lingua è inserita nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geènna.
Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dall'uomo, ma la lingua nessuno la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. Dalla stessa bocca escono benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei!

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 11

RIT: Tu, o Signore, ci proteggerai per sempre.

Salvami, Signore! Non c'è più un uomo giusto;
sono scomparsi i fedeli tra i figli dell'uomo.
Si dicono menzogne l'uno all'altro,
labbra adulatrici parlano con cuore doppio.

Recida il Signore le labbra adulatrici,
la lingua che vanta imprese grandiose,
quanti dicono: «Con la nostra lingua siamo forti,
le nostre labbra sono con noi:
chi sarà il nostro padrone?».

Le parole del Signore sono parole pure,
argento separato dalle scorie nel crogiuolo,
raffinato sette volte.
Tu, o Signore, le manterrai,
ci proteggerai da questa gente, per sempre.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Si aprirono i cieli e si udì la voce del Padre:
«Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!».

Alleluia.

VANGELO

Mc 9, 1-12
Dal Vangelo secondo  Marco

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Preghiera dei Fedeli

Gesù si manifesta glorioso per preparare gli apostoli alla sua passione e morte. Con animo grato, diciamo:

Sostieni, Signore, la nostra debolezza.

Perché gli uomini scorgano nel creato la manifestazione della grandezza e della gloria di Dio. Preghiamo:

Perché nessuno si scandalizzi del volto umano e fragile della Chiesa, ma tutti ricerchino in lei i numerosi segni della presenza del Cristo. Preghiamo:

Perché la partecipazione al banchetto eucaristico porti i credenti a trasfigurare sempre più ad immagine del Cristo risorto. Preghiamo:

Perché i predicatori del vangelo sappiano attingere nel silenzio e nella contemplazione del volto di Dio lo spirito di sapienza, per sostenere e animare la fede del popolo cristiano. Preghiamo:

Perché l'esperienza di ogni dolore ci porti a professare con maggiore convinzione la nostra fede in Gesù, figlio prediletto del Padre. Preghiamo:

Per le vocazioni alla vita contemplativa.
Per i non credenti del nostro quartiere.

Signore, Dio di bontà, che ci consoli in ogni nostra tribolazione, aiutaci a trovare nella gloria del Cristo risorto la forza per proclamarti unico Signore che salva e conduce tutti gli uomini alla vita eterna. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

Sulle Offerte

Questa offerta, o Signore, ci purifichi e ci rinnovi, + e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Da te riceviamo esistenza, energia e vita: * ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi e un pegno della vita immortale, * poiché possediamo fin da ora le primizie dello Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, * e viviamo nell'attesa che si compia la beata speranza + nella Pasqua eterna del tuo regno. ** Per questo mistero di salvezza, * con tutti gli angeli del cielo, * innalziamo a te la nostra lode, + acclamando con festosa esultanza: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Mangiarono fino a saziarsi * e il Signore appagò il loro desiderio. * La loro brama non andò delusa. (Cf. Sal 77, 29-30)

—(oppure)—
Dio ha tanto amato il mondo * da dare il Figlio unigenito, * perché chiunque crede in lui non vada perduto, * ma abbia la vita eterna. (Gv 3, ı6)

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo, + fa' che desideriamo sempre questo cibo * che dona la vera vita. Per Cristo nostro Signore.

Domenica 22 febbraio 2004    https://liturgia.silvestrini.org/p/letture/2004-02-22.html

VII Domenica del Tempo Ordinario - Anno C - Colore: verde

LETTURE: 1 Sam 26, 2.7-9.12-13. 22-23; Sal 102; 1 Cor 15,45-49; Lc 6, 27-38.

Commento: Il segreto dell'amore cristiano.

Siamo esseri viventi dotati di un dono particolare, che sin dal principio, ci qualifica come somiglianti a Dio. Rinnovati, dopo il peccato, dalla redenzione di Cristo e irrorati dalla luce dello Spirito Santo, diventiamo creature nuove. Il nuovo alito che ci trasforma è sgorgato come Amore dalla croce di Cristo. Acquistiamo così una qualifica che ci esalta: siamo figli di Dio. Ora la nuova somiglianza diventa non solo una dote meravigliosa, ma anche un impegno sacrosanto ed irrinunciabile, quello di amare con lo stesso amore che Dio gratuitamente ci dona. Ecco perché Cristo ha osato dirci: "Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano". Umanamente parlando amare i nemici, fare del bene a coloro che maledicono il nostro nome e pregare per i persecutori è illogico ed improponibile. Gesù premette, prima di dare questo precetto: "A voi ascoltate, io dico". Ascoltare significa assimilare la parola e farla fruttificare nella vita. Infatti lo stesso Signore afferma: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli". L'ascolto quindi implica la sequela e questa, ci spinge all'imitazione, alla coerenza. Anche S. Pietro nutriva qualche dubbio sul perdono e sull'amore ai nemici: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette". Il Signore vuole dirci che l'amore e, di conseguenza il perdono, non hanno limiti perché sgorgano dal cuore stesso di Dio e lì non esistono i confini dell'amore o i limiti al perdono. Lo stesso Gesù, morente sulla croce ci offrire un esempio sublime di amore totale con il dono della vita e di perdono pieno rivolto ai suoi stessi crocifissoci e anche al ladrone pentito. Il perdono, anche quello che siamo chiamati a dare noi supera e trascende ogni logica umana perché è dono e gratuità, della stessa natura di quello di cui noi continuamente e abbondantemente godiamo. San Paolo ci ricorda opportunamente: "Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita". Anche noi eravamo "nemici" e siamo stati amati e perdonati da Dio e dobbiamo aggiungere, a prezzo del sangue del Figlio suo. Amando i nemici siamo davvero assimilati a Cristo.

Antifona d'Ingresso

Io nella tua fedeltà ho confidato; * esulterà il mio cuore nella tua salvezza, * canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12, 6)

Gloria

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen.

Colletta

—(antica)—
Il tuo aiuto, Dio onnipotente, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, + perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà * e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

—(oppure)—
Padre misericordioso, che fai sorgere il sole sui buoni e sui malvagi, rendici capaci di perdonare chi ci fa del male, affinché il nostro amore non conosca nemici, e viviamo da figli e fratelli in Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

1 Sam 26, 2.7-9.12-13. 22-23

Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, Saul si mosse e scese nel deserto di Zif, conducendo con sé tremila uomini scelti d'Israele, per ricercare Davide nel deserto di Zif.
Davide e Abisài scesero tra quella gente di notte ed ecco, Saul dormiva profondamente tra i carriaggi e la sua lancia era infissa a terra presso il suo capo, mentre Abner con la truppa dormiva all'intorno. Abisài disse a Davide: "Oggi Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia dunque che io l'inchiodi a terra con la lancia in un sol colpo e non aggiungerò il secondo". Ma Davide disse ad Abisài: "Non ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?".
Davide portò via la lancia e la brocca dell'acqua che era presso il capo di Saul e tutti e due se ne andarono; nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.
Davide passò dall'altro lato e si fermò lontano sulla cima del monte; vi era una grande distanza tra loro. Davide gridò: "Ecco la lancia del re: passi qui uno dei servitori e la prenda! Il Signore renderà a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà, dal momento che oggi il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano sul consacrato del Signore".

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale

Sal 102

RIT: Il Signore è buono e grande nell'amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

Seconda Lettura

1 Cor 15,45-49

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.
Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l'uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l'uomo celeste, così anche i celesti.
E come eravamo simili all'uomo terreno, così saremo simili all'uomo celeste.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Alleluia, Alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.

Alleluia.

VANGELO

Lc 6, 27-38
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell'Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio".

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Professione di Fede

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Preghiera dei Fedeli

La bontà del Padre, mediante il Battesimo,
ci ha inseriti nel grande disegno della salvezza.
Supplichiamo il Signore, perché ci aiuti a leggere gli eventi quotidiani
alla luce della sua provvidenza.

R. Sia glorificato il tuo nome, Signore.

Per il popolo santo di Dio,
perché sia per tutta l'umanità primizia della redenzione,
germe fecondo di unità e di speranza, preghiamo. R.

Per i pastori della Chiesa,
perché sappiano raccogliere intorno al Signore l'intera famiglia di Dio
e la servano umilmente con la parola e con l'esempio, preghiamo. R.

Per i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali,
perché cerchino con coscienza retta ciò che giova al progresso
e non si lascino corrompere dalla seduzione del denaro e del potere, preghiamo. R.

Per quanti si adoperano ad alleviare le sofferenze umane,
perché sappiano riconoscere il Cristo
presente nel più piccolo dei fratelli, preghiamo. R.

Per noi qui riuniti intorno all'altare,
perché diventiamo costruttori del regno di Dio in ogni stato di vita,
secondo i doni ricevuti, preghiamo R.

La tua sapienza, o Padre,
ci aiuti a camminare nelle tue vie,
perché nelle vicende del mondo
siamo sempre rivolti alla speranza
che splende in Cristo Signore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

Sulle Offerte

O Signore, in obbedienza al tuo comando + celebriamo questi misteri: * fa' che i doni offerti in onore della tua gloria + ci conducano alla salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, * rendere grazie sempre e in ogni luogo * a te, Signore, Padre santo, + Dio onnipotente ed eterno. ** Nella tua misericordia hai tanto amato il mondo * da mandare il tuo Unigenito come redentore * a condividere in tutto, eccetto il peccato, + la nostra condizione umana. ** Così hai amato in noi ciò che tu amavi nel Figlio * e in lui, servo obbediente, + hai ricostruito l'alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. ** Per questo mistero di salvezza, * uniti agli angeli e ai santi, * cantiamo esultanti + la tua lode: **

Antifona alla Comunione

—(antica)—
Annuncerò tutte le tue meraviglie. * In te gioisco ed esulto, * canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 9, 2-3)
Oppure:

O Signore, io credo che tu sei il Cristo, * il Figlio del Dio vivente, * colui che viene nel mondo. (Cf. Gv 11, 27)

—(oppure)—
"Siate misericordiosi, * come è misericordioso il Padre vostro", dice il Signore. (Lc 6, 36)

Dopo la Comunione

Dio onnipotente, * il pegno di salvezza ricevuto in questi misteri * ci conduca alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.