Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
08 - 14 Ottobre 2017
Tempo Ordinario XXVII, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 3

Commento alle Letture

Venerdì 13 ottobre 2017

Se il male è sconfitto è giunto a noi il Regno di Dio.

Gesù è l'unico salvatore del mondo; lo ha dimostrato durante la sua vita terrena mettendosi al servizio dell'uomo con la potenza del suo amore e accettando l'umiliazione della morte per la sua salvezza. Liberarci dal male, da ogni forma di male è la sua missione. Per questo compie miracoli e segni a favore dei malati nel corpo e nello spirito. Scaccia da loro i demòni perché non vuole che i suoi fratelli siano invasi dal maligno. Ci conferma così non solo del male che noi deliberatamente possiamo compiere, ma anche del male che viene dalle seduzioni diaboliche, dalle tentazioni che il maligno trama contro di noi per cercare di vanificare l'opera redentrice del Cristo. Prima di sàtana sono però i suoi avversari che cercano di rovesciare il significato dei segni che egli pone a favore dell'uomo per suscitare una fede autentica sulla sua persona e sul significato e sulle finalità della sua missione. Gesù evidenzia la stridente contraddizione in cui incàppano i suoi nemici e dichiara che egli scaccia i demòni con il dito di Dio, su mandato di Dio. La conseguenza che deriva da tale azione salvifica è che il Regno mette le sue radici nel mondo e nel cuore degli uomini, il male è sconfitto, scacciato, strappato dal cuore dell'uomo e la redenzione è già in atto. E anche se delle volte deliberatamente scegliamo il male possiamo sempre contare sulla misericordia divina e sulla sua bontà paterna.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Disse un anziano: «Senza la sorveglianza delle labbra è impossibile all'uomo progredire anche in una sola virtù; poiché la prima delle virtù è la sorveglianza delle labbra».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

LA MISURA DEL CIBO

Per il pasto quotidiano - abbia esso luogo a sesta o a nona - noi pensiamo che siano sufficienti in tutte le stagioni due pietanze cotte, per riguardo alle infermità dell'uno o dell'altro dei fratelli; cosicché chi non può cibarsi di una, si nutra con l'altra. Quindi due pietanze cotte bastino a tutti; e se ci fosse la possibilità di avere frutta e legumi freschi, se ne aggiunga una terza. Di pane sarà sufficiente una libbra di buon peso al giorno, sia quando si fa un pasto solo sia quando si pranza e si cena. Che se si deve anche cenare, il cellerario metta da parte un terzo di quella libbra e lo passi a cena.

Cap.39,1-5.