Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
23 - 29 Luglio 2017
Tempo Ordinario XVI, Colore verde
Lezionario: Ciclo A | Anno I, Salterio: sett. 4

Commento alle Letture

Mercoledì 26 luglio 2017

Un'altra parte cadde sulla terra buona.

Oggi memoria dei santi Gioacchino ed Anna, genitori della Beata Vergine Maria, una memoria speciale con le letture proprie. Le inseriamo qui sotto. Mentre per il giorno di oggi ci viene proposta la parabola del buon seminatore. Gesù si paragona a colui che semina il seme fecondo della Parola di Dio. Abbiamo l'immagine del seminatore che sparge con gesti ampi i suoi semi dappertutto; egli raccoglie i semi dalla sua bisaccia a piene mani e li distribuisce poi sul terreno, attento ad averne una distribuzione regolare ed uniforme a tutti. Il seminatore non si interessa a evitare le strade, i sassi o i terreni non fecondi. Il seme è sempre distribuito su tutta la sua proprietà. E' l'immagine della Chiesa nella quale è annunciata la Parola di Dio. In essa vi è il terreno buono e fecondo dove essa produce dei frutti durevoli, vincendo le tentazioni del mondo e perseverando nelle difficoltà. Gesù ama usare delle immagini raccolte dall'esperienza di vita del popolo ebraico per offrire un messaggio comprensibile.

P.S.
Una preghiera di un giovane in ritiro nel nostro monastero: "Signore mi accorgo che io sono tutte e tre queste cose: strada, sassi, spine. Ma ti prego, aiutami, fa' che io lavori nel terreno del mio cuore perché possa diventare terra buona per la tua parola, per il tuo amore, per il tuo regno" perché possa tagliare tutti i rovi facendo spazio alla buona semente... e attingere l'acqua della grazia per poter annaffiare quel che tu semini.


Le letture della memoria:
Sir 44, 1.10-15; Sal 131; Mt 13, 16-17
Le inseriamo come alternative sulla pagina di Letture.

Scrutare il piano di Dio.

La memoria dei genitori di Maria di Nazareth, non è una pia devozione, ma, seguendo la liturgia, è un modo per riflettere sulle radici della nostra salvezza. Essa, infatti, non è qualcosa che accade all'improvviso e senza nessuna preparazione, ma tutto avviene con gradualità. Scopriamo, quindi, che Dio ha educato il suo popolo ed ha chiamato persone (i re, i profeti, i sacerdoti) perché più da vicino collaborassero alla sua opera, ha cercato gente semplice perché comprendesse appieno i suoi disegni, ha ordinato tutto secondo il bene e la realizzazione del suo progetto. Capire questo, vuol dire considerare i santi, come quelli proposti oggi, nell'ottica di Dio e non in una mera prospettiva umana: non sono solo intercessori, ma persone concrete che hanno vissuto la loro storia personale e sociale leggendo tutto in una prospettiva di fede, nella speranza di vedere la salvezza.

Apoftegmi - Detti dei Padri

E' secondo l'insegnamento del nostro Salvatore Gesù Cristo che i monaci di Egitto regolano la loro condotta di vita... Li si può vedere disseminati nel deserto, aspettare Cristo come dei veri figli aspettano il padre, o come un esercito attende l'imperatore, o come dei servi attendono il loro padrone e liberatore. Tra di loro non vi è preoccupazione alcuna, non vi è preoccupazione per il vestito, per il cibo, ma solo, nel canto, l'attesa della venuta di Cristo.

Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell'uomo.

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALI SONO GLI STRUMENTI DELLE BUONE OPERE

Anzitutto, amare il Signore Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le forze. Poi, il prossimo come se stesso. Quindi non uccidere. Non commettere adulterio.
Non rubare. Non avere desideri impuri. Non dire falsa testimonianza. Onorare tutti gli uomini. E non fare agli altri ciò che non si vuole fatto a sé stesso.

Cap.4,1-9.