Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
05 - 11 Marzo 2017
Tempo di Quaresima I, Colore viola
Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Martedì 07 marzo 2017

I figli assomigliano al Padre

Gesù, che è vero Figlio di Dio Padre Creatore, amava la preghiera ed era sempre in intima comunione di dialogo e d’amore con Lui, e Lo chiamava: “Abba! Papà!”. Tra di Loro esiste un amore eterno, un amore ardente, ed una confidenza senza fine nello Spirito Santo: si parlano cuore a cuore, e vivono di un abbraccio eterno nello Spirito di eterno Amore. Perciò la preghiera verso il Padre è connaturale e continua per Gesù, ed è come acqua viva di sorgente; e come pregava bene! Spesso si isolava e passava notti intere nella preghiera: era il suo riposo e il respiro della sua anima, e si trasfigurava tutto, in un’estasi d’amore, nella bellezza dell’amore di Dio. Gli Apostoli se ne accorsero presto, e un giorno osarono chiedergli: “Signore, insegnaci a pregare!”. E Lui disse loro che il Padre conosce già tutte le loro esigenze e richieste, ma quando vogliono pregare preghino così: “Padre nostro, che sei nei Cieli!...”.
E’ da notare che Gesù si rivolge al Padre, all’Eterno, proprio come fa un bambino piccolo verso il suo papà, e lo chiama: “Abbà, Padre!”. E così Egli viene sempre ascoltato ed esaudito. Egli ama il Padre e dà la vita per i suoi fratelli peccatori, che siamo noi, e ci perdona. Ed Egli oggi conclude nel suo divino insegnamento: “Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei Cieli, perdonerà anche a voi”. Insomma se noi useremo misericordia verso i nostri fratelli e sorelle che hanno sbagliato con noi, anche Dio Padre ci perdonerà i peccati, e questo perché abbiamo nel cuore i suoi stessi sentimenti di amore, di bontà e di misericordia, e gli somigliamo tanto, come gli somiglia Gesù: chi vede Lui vede il Padre! E chi guarda noi vede sempre il Volto del Padre Misericordioso, impresso sul nostro volto? I figli somigliano al Padre in tutto e per sempre!


Apoftegmi - Detti dei Padri

Pregare per gli altri

«Un fratello fece visita ad un anziano che aveva il dono del discernimento e lo supplicò con queste parole: "Prega per me, padre, perché sono debole". L'anziano gli rispose: "Uno dei padri una volta ha detto che chi prende dell'olio in mano per ungere un malato, trae giovamento lui per primo, dall'unzione fatta con le sue mani. Così chi prega per un fratello che soffre, prima ancora che questi ne tragga giovamento, lui stesso ha la sua parte di guadagno, a causa del suo intento di amore. Fratello mio, preghiamo dunque gli uni per gli altri, per essere guariti, perché Dio stesso ce lo ha ordinato attraverso l'apostolo"».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

IN QUALI TEMPI SI DICE L'ALLELUIA

Dalla santa Pasqua fino a Pentecoste si dica sempre l'Alleluia sia nei salmi che nei responsori; da Pentecoste invece fino all'inizio della Quaresima lo si dica ogni notte soltanto con gli ultimi sei salmi dell'Ufficio notturno. Ogni domenica poi fuori del tempo quaresimale i cantici dell'Ufficio notturno, le Lodi, Prima, Terza, Sesta e Nona si dicano con l'Alleluia; ai Vespri invece non si dica. Ma i responsori non si dicano con l'Alleluia se non da Pasqua a Pentecoste.

Cap.15,1-4.