Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
28 Agosto - 03 Settembre 2016
Tempo Ordinario XXII, Colore verde
Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Commento alle Letture

Mercoledì 31 agosto 2016

Le mani di Cristo e le nostre mani.

Gesù entra nella casa di Pietro, entra nella Chiesa per soccorrere e guarire. È normale che trovi malata la sua suocera: l'umanità è malata e ha urgente bisogno di Colui che dice di essere ed è venuto non per i sani, ma per gli infermi, non per i giusti, ma per i peccatori. Fin quando il male persiste non siamo in grado di servire il Signore. Abbiamo bisogno che lui si chini su di noi e ci imponga le sue mani affinché le nostre febbri scompaiano e recuperiamo la salute dell'anima e del corpo. Gesù infatti continua la sua opera perché anche fuori della Chiesa ci sono tanti altri malati di ogni genere. Dobbiamo sentire su di noi la forza divina delle sue mani per sentirci guariti. Nell'impossibilità di adempiere da soli quanto dobbiamo fare, noi siamo soliti rivolgerci a qualcuno, chiedendo che ci dia una mano per portare a termine le nostre piccole e grandi imprese. Con gioia costatiamo che Cristo è venuto a darci le sue mani: mani che si impongono per guarire, che si muovono per benedire, che hanno la forza per sollevare, che sono capaci di condurre. Mani protese verso Pietro per sollevarlo dai flutti del lago in tempesta, vi ricordate, quando vacilla nella fede. Mani poi forate dai chiodi, quando il dono doveva essere totale. Ci viene da fissare per un po' le nostre mani e chiederci l'uso che ne facciamo. Molto spesso esprimiamo proprio con le mani i sentimenti più profondi che coviamo nel segreto del nostro cuore. Che siano le nostre mani espressioni vitali di amore e di solidarietà! I demòni temono e fuggono all'imposizione delle mani di Cristo, lo riconoscono Figlio di Dio, ma viene loro imposto di tacere perché nessuno creda per la loro testimonianza. La vera fede in lui ha altri percorsi; dovremmo contemplarlo crocifisso e risorto per poter esclamare con un centurione pagano: «Davvero costui era il figlio di Dio».


Apoftegmi - Detti dei Padri

Distrazioni

«Che cosa volete dire con pregare male? - È pregare con distrazione? Ebbene io vi dico da parte di Dio... che le vostre distrazioni non impediscono che la vostra preghiera sia buona ed eccellente. Soprattutto le distrazioni non sono una ragione per allontanarvi dalla preghiera. 'Che le mie distrazioni lodino il Signore!'. Più temerò le distrazioni, più pregherò e più sorriderò delle mie distrazioni».

P.I.Hausser

Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

COME CELEBRARE LE VIGILIE NOTTURNE NELLE DOMENICHE

Dopo queste letture, si dicano altri sei salmi secondo l'ordine, con le antifone come i precedenti e il versetto. Quindi di nuovo altre quattro letture con i loro responsori, nello stesso ordine di prima. Ad esse seguano tre cantici dai Profeti, scelti dall'abate, da cantarsi con l'Alleluia. 7opo il versetto e la benedizione dell'abate, si leggano ancora altre quattro letture del Nuovo Testamento nello stesso ordine di sopra.

Cap.11,4-7.