Liturgia della Settimana

preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)  
31 Marzo - 06 Aprile 2013
Tempo di Pasqua I, Colore bianco
Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 1

Commento alle Letture

Lunedì 01 aprile 2013

...vadano in Galilea... là mi vedranno...

Timore e allegrezza sono i sentimenti che le donne manifestano all'annunzio della risurrezione del Signore. Ma non hanno ragione di temere, lo sottolinea Gesù stesso. Le invade allora una grande gioia: il sepolcro per loro è diventato non più luogo di tristezza e di lamento per un morto, ma di lode giubilante per il risorto. Le donne incontrano Gesù sulla via del ritorno dal sepolcro, il suo saluto “salute a voi” è l'ordinario saluto quotidiano, non una formula solenne di benedizione. Gesù affida loro un compito: è quello di raccogliere i suoi “fratelli”, i discepoli là da dove è partito il cammino del vangelo, la Galilea. A questi sentimenti delle donne fa riscontro la pavida meschinità di quanti sono responsabili della morte del Signore. Infatti, da parte dei giudei, tutto sembra predisposto e ponderato con prudenza. Non appena il fatto viene in qualche modo a conoscenza, lo si deforma con menzogna. Ma come suona inganno tutto questo! Come possono ammettere delle guardie di aver dormito? E se Pilato ne viene a conoscenza? I falsi profeti di oggi e contestatori ad oltranza sono sulla stessa linea, anche nei giorni nostri.


Apoftegmi - Detti dei Padri

Un anacoreta divenne vescovo. Pio e pacifico, non correggeva nessuno, sopportando con pazienza le colpe e i peccati di ciascuno. Ora, il suo economo non amministrava correttamente gli affari della Chiesa e alcuni vennero a dire al vescovo: «Perché non rimproveri questo economo così negligente?». Il vescovo differì il rimprovero. L'indomani gli accusatori dell'economo ritornarono dal vescovo, irritati contro di lui. Il vescovo, avvertito, si nascose in qualche parte e arrivando non lo trovarono. Lo cercarono a lungo, lo scoprirono alla fine e gli dissero: «Perché ti sei nascosto?». Egli rispose: «Perché ciò che sono riuscito ad ottenere in sessanta anni, a forza di pregare Dio, voi volete rubarmelo in due giorni».


Dalla Regola del nostro Santo Padre Benedetto

QUALE DEVE ESSERE IL CELLERARIO DEL MONASTERO

Se la comunità è numerosa gli si diano degli aiutanti, in modo che coadiuvato da loro possa adempiere l'ufficio assegnatogli senza perdere la pace dell'anima. Le cose da darsi e quelle da richiedersi si diano e si richiedano nelle ore stabilite, affinché nessuno si turbi o si rattristi nella casa di Dio.

Cap.31,17-19.